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ADAMOBLUDue sere fa, andando a riprendere la macchina, parcheggiata in una delle piazze a pagamento, ho intuito, nelle pieghe del pur limitatissimo colloquio col parcheggiatore, che c’era qualcosa di strano. E’ bastato un “tutto a posto?” per avere la conferma di quella sensazione.

«Abbiamo perso il ricorso, stavolta è finita davvero».

Non c’era bisogno che dicesse altro, la storia la conosco fin troppo bene: la gare per la gestione dei parcheggi, la Easy Help che vince, la Tercoop che ricorre al Tar.

E il Tar sentenzia.

Ci sono voluti pochi minuti, per scaricare la sentenza e per avere copia conforme, su carta ufficiale, di quel suo «… è finita davvero».
Eppure, non era triste.
Perché sì, è finita un’era, quella nella quale in questa città dire Tercoop significava dire “parcheggio a pagamento”, ma ne comincia un’altra.

Più moderna, inevitabilmente.
L’amico parcheggiatore non era triste, perché sa che sarà riassorbito nella nuova società, così come lo saranno tutti, o quasi, visto che qualcuno, per scelta, ha deciso di non accettare l’assunzione con i nuovi gestori.
Tra loro, Leo Iachini. Il presidente. E se da una parte non condivido questa sua scelta, dall’altra la comprendo e giustifico, perché ci leggo il ruggito estremo di un uomo che ha saputo essere, per credo politico e indole personale, sempre contro e che, in un’epoca nella quale non esistono più ideologie o riferimenti certi, sa esprimere la poetica dignità della coerenza.
Leo non farà parte della nuova storia dei parcheggi, quella che - secondo qualche consigliere d’opposizione, stravolgerà il sistema delle strisce blu a Teramo, perché:
1) farà perdere posti di lavoro
2) costerà di più a chi parcheggia
3) farò incassare meno al Comune.
E’ vero.
Anzi: no,
1) Non farà perdere posti di lavoro, perché - tranne chi ha scelto di non accettare - tutti gli ex Tercoop saranno riassunti a 36 ore.
2) Sì, parcheggiare costerà un po’ di più, ma si stanno cercando soluzioni per limitare l’aumento nelle prime ore e caricarlo sulle successive, tenendo conto che le tariffe teramane sono ferme da anni e che, con la nuova gestione, arriveranno parchimetri e un’app di gestione. Tutto più moderno e più efficiente. E, prima che qualcuno insorga paragonando i nostri parcheggi a quelli di qualche metropoli, ricordiamoci che esiste sempre la possibilità di andare a piedi, in autobus o di parcheggiare, magari un po’ meno vicino, ma gratis.
3) Sì, il Comune incasserà di meno, ma anche no. Perché è vero che la quota parte che finirà nelle casse dell’amministrazione è inferiore a quella precedente, ma è vero anche che quella precedente … non sempre è stata versata. Insomma, incassare 80 è meno di incassare 100, ma se i 100 non li hai incassati, 80 è … 80 volte di più.
Si chiude, con quella sentenza del Tar (sempre che la Tercoop non vada oltre, ma mi sembra improbabile), un momento teramano che sapeva un po’ d’antico e che, diciamocela tutta, non sempre ha offerto della nostra città un’immagine positiva.

Ma era ieri, adesso si cambia.

E si cambia per migliorare.
Controlleremo che sia davvero così.

ADAMO