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POLOCINICOSi presenta oggi il nuovo “Polo Cinico Teramano”. Sì, lo so che si chiama “Polo Civico”, ma credetemi, è il cinismo e non il civismo, l’unico minimo comune denominatore, che riesco ad intuire nella vicenda politica dei “fondatori” di questa, che annunciano quale “nuova avventura politica”… e quanto sia nuova… e quanto sia politica, lo intuirete da soli alla fine di questo articolo. Il cinismo di chi ostenta l’indifferenza per la politica delle ideologie e delle idee, preferendole la politica del cambia casacca in cerca di un posto di visibilità.
In verità, c’è anche un altro fattore aggregante: la particolare vocazione alla trombatura elettorale, a scegliere cioè campagne elettorali dalle napoleoniche pretese, ma destinate alla waterloo delle schede, oppure varando candidature ampollose come il Titanic, condannate a schiantarsi contro l’iceberg delle urne.
Eppure, invece che consegnarsi ad un onorevole buen retiro, magari accomodandosi su una panchina al parco, nella serena contemplazione del divenire delle cose, si ripropongono.
Anzi: lo fanno con quella che considerano una mossa tattica, ovvero l' annunciare la presentazione di tre liste, e quindi si siedono non sulla panchina al parco, ma sulla strada delle urne, in attesa di un’offerta di coalizione.
Tre liste.
Un centinaio di candidati.
Io non credo che ne abbiano.
Anzi: sono sicuro che non li abbiano.
Ma sono pronto a ricredermi… appena li presenteranno.
E devono farlo subito.
Perché solo con quelle tre liste, questo sarà considerabile un vero “interlocutore” politico, per chiunque voglia presentare una candidatura a Sindaco.

Sennò, so' chiacchiere.
Mi rendo conto solo adesso che, nel raccontare l’avvento del “Polo cinico”, ancora non ho fatto i nomi.
Ho pubblicato una foto, ma non ho fatto i nomi.
Allora, facciamoli.
Cominciando dai “pilastri”.
Cito a memoria, ma sicuramente qualcosa mi sfuggirà.
Christian Francia, un tempo vicino a Forza Italia, poi gestore di un blog che massacrava tutti con articoli pesantissimi (“premiati” da numerose condanne), poi fondatore di Teramo 3.0, poi in coalizione con la destra di Rabbuffo prima di candidarsi con la sinistra di D’Alberto, poi segretario del partito che esprimeva il vicesindaco, poi alleato con il centrodestra in Provincia, poi candidato Sindaco a Castelli, poi democristiano…
Dodo Di Sabatino: consigliere Udc, poi ondivagante nell’area di popolari e centristi, poi vicesindaco con Brucchi… poi “sponsor” delle due liste che appoggiarono la candidatura a Sindaco di Covelli e ora, anzi: per ora renziano.
Ivan Verzilli (new entry nel Polo), del quale mi limiterò ad elencare il percorso politico: eletto nei 5 Stelle, passato alla Lega, poi Animalista brambilliano, poi gruppo misto…
Non cito (ma perché lo ricomprendo sotto le insegne renziane, Giovanni Luzii, che fu assessore di Forza Italia…)
Detto questo, e in attesa di conoscere i nomi dei più o meno cento candidati delle tre liste, quali sono le intenzioni di questo innovativo Polo?
Le annuncia Dodo alla stampa, anticipando una conferenza stampa alla quale, ovviamente, non parteciperemo, perché non si organizzano incontri coi giornalisti, per presentare quello che si è già detto in un’intervista. Intervista nella quale, Dodo rivela che presenteranno: «liste composte da persone pulite che hanno a cuore le sorti di Teramo e vogliono imprimere un cambio di passo».
La curiosità sui nomi, si fa sempre più forte.
E ancora: «Io mi metto a disposizione anche per una candidatura a Sindaco, e se ci sarà convergenza sulla mia persona ne sarò contento».
Quindi, c’è tutto: un candidato Sindaco e tre liste di persone “…pulite che hanno a cuore le sorti di Teramo e vogliono imprimere un cambio di passo”.
Cosa chiedere di più?
Ve lo dico io, anzi: ve lo dice Dodo: «…siamo qui in ascolto».
La mia personalissima traduzione é: siamo ormai condannati all’oblìo politico, reduci da tanti di quei cambi di area che gli elettori non sanno più neanche dove collocarci, quindi annunciamo di aver pronte tre liste e un candidato Sindaco… così qualcuno magari ci chiama per allearsi.
Del resto, chi non vorrebbe allearsi con un polo che ospita :
-il patron di due liste che non riuscirono a portare in Consiglio neanche il candidato Sindaco;  l’ideologo di una lista che, tutta insieme, prese meno di Mario Cozzi da solo e il pentastellato pentito che cambia partito un mese sì e l’altro pure…?

S’ode, in lontananza, uno squillo di tromba…

ADAMO

 

LA foglia di Fico è una rubrica di satira, di politica, di satira politica e di politica satirica