LEGGERE BENE LA FOTO, PRIMA DI CONTINUARE
...e guardati dai falsi giornalisti.
Sì, falsi. Nel senso il più ampio possibile.
Falsi.
Finti.
Non veri.
Quelli che scrivono sotto dettatura.
Quelli che non hanno mai espresso un’opinione.
Quelli che una notIzia non l’hanno mai cercata.
Quelli che salottano in tv, per compiacere i potenti.
Quelli che “cosa ti devo chiedere”?
Quelli che non hanno nemici.
Quelli che credono che mettere un microfono sotto la bocca di un sindaco, sia fare informazione.
Quelli che si sentono Montanelli, ma sono Paperoga.
Quelli che, per compiacere un editore, testimoniano il falso in Tribunale.
Quelli che scrivono libri sul giornalismo ...senza esserlo mai stati
Quelli che si compiacciono di compiacere
Quelli che, se l’editore caccia il direttore, non dicono neanche una parola.
Quelli che, se l’editore li caccia dalla direzione, restano a fare i collaboratori sorridenti.
Quelli che diventano direttori per abilità… linguistiche.
Quelli che… se mi paghi ti intervisto.
Quelli che … chiedono all’editore la lista degli intervistabili
Quelli che “siamo una squadra fortissimi” e confondono quantità e qualità
Quelli che non conoscono la differenza tra professionista e pubblicista
Quelli che non hanno mai fatto “gavetta”
Quelli che “se scrivi di pallone, puoi scrivere di tutto”
Quelli che non hanno mai letto Hemingway e Gabo
Quelli che non hanno mai letto niente, ma scrivono
Quelli che “mi iscrivo a Scienze della Comunicazione, perché …va di moda”
Un giorno, un vecchio cronista. Di quelli consumati dal mestieraccio, mi disse che queto lavoro si fa con le scarpe e con la testa… e si nutre dell’odore della rotativa.
L’odore della rotativa, già.
Domani è la giornata mondiale della libertà di stampa.
Non esiste stampa libera, se i giornalisti non hanno il coraggio di essere liberi
ADAMO