In principio fu: “Non avete chiesto neanche un euro di finanziamento per le scuole, con i fondi del Pnrr”.
E le moltitudini dissero: “ecchecazzo!”
E poi venne Cavallari, che col vestito da vicesindaco disse: “Non abbiamo bisogno di fondi, perché tutte le nostre scuole sono finanziate”.
E le moltitudini dissero “apperó”
E poi dalle opposizioni s’alzó una voce, che di nuovo gridó “Non avete chiesto soldi, eppure c’erano milioni per tutti”
E le moltitudini dissero: “ecchecazzo bis”
E poi tornó Cavallari, sempre vestito da vicesindaco, che disse “In verità, in verità vi dico, che una richiesta l’avevamo fatta, per l’ex De Albentiis, ma l’ingrato Fato non volle premiarci…”.
E le moltitudini dissero: “perché?”
So’ strane, le moltitudini, magari sembrano distratte, ma poi una domanda se la fanno.
E chiedono perché …
Già, perché?
Perché quei soldi per la De Albentiis non sono arrivati?
Eppure, in un programma di stanziamenti, finalizzati alla distruzione e ricostruzione delle scuole, la De Albentiis sembrava la candidata ideale.
Invece, niente soldi.
Perché?
Semplice: per colpa di un’APE.
La risposta, quella vera, è in una lettera.
Quella del direttore generale del Ministero della Pubblica Istruzione, che scrive:
“Manca l'Attestato di Prestazione Energetica (APE). Al suo posto è stata caricata una dichiarazione a firma del Sindaco, nella quale si evince che l'edificio candidato non dispone di tale documento”
Insomma, per aggirare la mancanza dell’Ape, abbiamo presentato una dichiarazione tipo “Terapia tapioca, come se fosse ambiente, con la suoercazzola prematurata con l’efficientamento a destra”.
Come dire: ce la siamo giocata, ma è quella giocata che ci ha condannato, visto che di fatto ha confermato la mancanza del certificato,
E non solo
Non manca solo quel certificato.
C’è di più
“…manca la verifica di vulnerabilità sismica”,
Ergo, la richiesta di finanziamento, per l’abbattimento e la ricostruzione della De Albentiis, “non risulta ammissibile”
Non è stato il Fato ingrato, ma la mancanza di due certificati, per i quali sarebbe bastato incaricare i tecnici specializzati.
Ma quella che mi sconcerta - giuro - non è la mancata concessione del finanziamento, perché ci può stare di non entrare in graduatoria utile, quanto la mancata “ammissione” della domanda.
Non è una sconfitta per meriti altrui, ma un 4 a zero con quattro autogol.
Così come mi infastidisce la capacità, da parte dei nostri attuali amministratori, di raccontare con apparente tranquillità, una verità non vera.
A chi giova, infatti, negare la richiesta di finanziamento e poi negare i motivi della mancata ammissione?
Davvero avete pensato, che non avremmo scoperti i motivi per i quali, quel finanziamento, Teramo ….l’APErso?
ADAMO