Comincio a pensare che quello delle “cittadelle”, nella nostra città, sia un destino amaro.
Quella della Cultura, che dovrebbe nascere nell’ex manicomio, sta faticosamente cercando di recuperare i ritardi accumulati e, nell’attesa, spende qualche milione del Masterplan, nella speranza che poi, al momento di cominciare i lavori, ci siano ancora anche tutti gli altri e non siano stati, come accade a volte, dirottati altrove.
Quella della Ricostruzione, invece, che dovrebbe nascere al Parco della Scienza, sembra che stia rischiando di ritrovarsi in una paradossale capriola involutiva, diventando causa di una distruzione… più che di una ricostruzione.
Vi racconto una storia.
Un anno fa, il 20 aprile del 2021, la Giunta approvava lo schema del contratto di comodato gratuito, redatto di piena intesa tra Comune di Teramo e Ufficio Speciale della Ricostruzione, che di fatto sanciva la nascita della “Cittadella della Ricostruzione” al Parco della Scienza.
Per far nascere la Cittadella della Ricostruzione, bisogna predisporre i progetti di adeguamento dei locali e, soprattutto, individuare gli spazi per la ricollocazione del personale comunale.
Semplice no?
Se la Cittadella si prende i locali del Comune, gli impiegati degli uffici “occupati” dovranno andare altrove.
Tutto chiaro.
Quasi tutto.
Perché tra uffici da trovare e sistemare e uffici da spostare, sembra che sia sfuggito un piccolo dettaglio.
Ma proprio piccolo.
Quasi invisibile.
Il CED.
Ovvero, il Centro Elaborazione Dati del Comune.
Ovvero bis, tutti i computer che gestiscono il cuore del sistema informatico del Comune.
Spostare quelli, non è come spostare scrivanie e scaffali, o magari rifare una parete di cartongesso.
Spostare un Ced, significa trovare un luogo idoneo, adeguarlo, cablarlo e poi finalmente trasferire tutto.
Solo che, altra piccolissima svista, non è stato valutato il costo del trasferimento del Ced.
Che infatti, non è stato preventivato.
Come spiega il responsabile del CED, Angelini, in una lettera inviata a Sindaco, Assessore e dirigenti vari, indicando anche il quantum necessario al trasferimento di tutto l’ambaradan computerizzato: 50mila euro.
Non previsti.
Non preventivati.
E non solo, perché secondo lo stesso dirigente, il luogo più adatto nel quale trasferire il CED è… esattamente dove sta adesso.
Altre soluzioni, non sembrano praticabili.
Vedrete, alla fine avremo una CEDadella della Ricostruzione…
ADAMO