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Niente.
Neanche una riga.
Da cinque giorni, l’operatrice culturale che, di sua spontanea iniziativa, ha trasformato in manifestazione - evento l’idea di un consigliere comunale, non scrive nulla.
Di Extramuros, intendo.
Roberta Melasecca, non scrive nulla.
Neanche una riga.
Eppure, è finita la “prima parte di Extramuros”, ed è anche arrivato un lunghissimo pistolotto autocelebrativo, sotto forma di comunicato stampa diffuso da Pina Manente, con una mail di accompagnamento nella quale, per scongiurare il rischio che ci sfuggisse la presenza del pubblico, la stessa addetta stampa ci spiega che l’ultima sera è riuscita a “…coinvolgere un pubblico numeroso attento e numeroso….”.
In fondo, si sa, “…repetita iuvEnt…” (citazione extramurosiana).
Però, di quel pubblico “…numeroso attento e numeroso…” la Melasecca non scrive nulla.
Lei, proprio lei che questa manifestazione l’ha voluta, sognata, pensata, organizzata, strutturata, proposta al Comune trovando anche la benefattrice privata, che ha già versato (così mi ha detto) i quarantamila euro che coprono metà degli ottantamila del costo della manifestazione, non scrive nulla.
Neanche una riga.
Da cinque giorni.
Cioè, in realtà, scrive tantissimo: una cronaca dettagliata e minuziosa del suo viaggio a Taormina, tra cannoli con la ricotta, bagni in piscina, momenti culturali, suggestioni sicule, teatri greci, palazzi ducali e tramonti vulcanici.
Ma niente Extramuros.
Pensate, ne scrive il consigliere Luca Pilotti, pubblicando sulla sua pagina social tutto il pistolotto/comunicato, nel quale scopro che è diventato “consigliere comunale delegato al progetto”… ma delegato da chi? E perché il Comune delega un proprio consigliere alla gestione di un evento privato? Nella delibera, si legge chiaramente quali siano i ruoli del pubblico e del privato. E adesso spunta un “consigliere delegato”.
Interessanti, queste mutazioni del Pilotti: ufficialmente inesistente all’inizio, poi definito “ideatore “ in conferenza stampa, adesso “consigliere delegato”.
Fa carriera.
Mi chiedo, se questa “delega” comprenda anche la firma dei preventivi indirizzati ad un’associazione privata…. domanda alla quale spero che prima o poi Pilotti (o chi l’ha delegato) risponda.
Ma torniamo alla Melasecca.
Come dicevo, di Extramuros, non scrive da cinque giorni.
E il pensare che proprio lui, Pilotti, che immagino così impegnato nell’attività politica e professionale, dal non aver trovato il tempo di rispondere a nessuna delle mie domande, riesca comunque a pubblicare un post di “chiusura prima parte”, mentre lei, la promotrice/organizzatrice/curatrice, non trovi l’attimo giusto, magari a bordo piscina o prima di inzuccherarsi le mani col cannolo, per postare una riga su Extramuros, mi incuriosisce.
Sarà forse che, appena si esce dai “muros” teramani, ci si scorda di Teramo… non so… ma mi suona stonato.
Così come mi suona stonatissimo, il fatto che gli extramuros visti sul palco, quali ospiti, abbiano ricevuto un gettone di presenza.
Posso chiedere di quanti euro?

E immagino che ne abbiano ricevuti anche gli "intracives" (altra agghiacciante citazione extramurosiana).

Posso chiedere di quanti euro?
Nell’attesa delle tante risposte che non avrò, vi lascio per impegnare le mani nei miei scongiuri quotidiani… operazione che ripeto ogni mattina, da quando una persona che ha un ruolo determinante in “Extramuros”, mi ha salutato al telefono con un cordiale «Spero che lei muoia in diretta».
Io faccio le “extracornas”, ma se succede… spero che sia davanti "...ad un pubblico numeroso attento e numeroso".

Poi crematemi e poi spargete le mie ceneri… extramuros.

ADAMO