E sono due. Su due.
Con quella prevista per oggi ed evidentemente annullata, visto che non c’è una riga dicasi una che l’annuncia sulla pagina facebook e che non è arrivato alcun comunicato pistolotteggiante dalla collaboratrice Pina Manente, posso ufficialmente annunciare che sono saltate tutte le manifestazioni previste ad ottobre nel programma di Extramuros, la manifestazione inventata dal consigliere comunale Luca Pilotti ma organizzata da un privato, pubblicizzata prima ancora di essere proposta, sponsorizzata da uno sponsor che non sponsorizza, finanziata da una benefattrice proprietaria di ristoranti mai nati e di centri di assistenza che non assistono più e, soprattutto, patrocinata dal Comune di Teramo che la finanzia con 40mila euro.
Soldi nostri.
Dicevo che, con quello di oggi, sono saltati tutti gli eventi previsti nel programma approvato dal Comune.
Reduci dalla cocente delusione del non aver potuto vivere l’emozione di quello in calendario per il 7 ottobre 2022: “Un Paese ci serve. Costruire la comunità”, con l’intervento di Sociologi/Antropologi/Umanisti, oggi siamo costretti a metabolizzare il dolore profondo del non poter partecipare a “La città che non c’è (ma si può costruire). La città che c’è (ma non si vede)”, l’attesissima manifestazione che oggi avrebbe dovuto portare a Teramo “Architetti/Artisti/Visionari”, tutti evidentemente extramuros che tornavano città per donarci pillole della loro esperienza di vita e di professione e consentire a noi, condannati all’eterna vita intramuros, di scoprire quanto il Mondo sia grande. Anzi, come recita la delibera dei 40mila euro nostri: «…l’iniziativa è stata pensata per favorire e promuovere lo sviluppo di un sistema di relazioni e di interscambio tra Teramo ed i Teramani che vivono fuori dalle mura, tra le realtà in cui hanno trovato una dimensione e la loro città natale, con il fine di arricchire quest’ultima attraverso il patrimonio delle loro esperienze».
Belle parole, vero?
Belle anche le intenzioni.
In teoria, una buona cosa, in pratica… fino ad oggi quattro film in piazza, totalmente decontestualizzati, con altrettante chiacchierate con quattro “extramuros”, anzi: con due extramuros, un teramano che vive in città e uno che con Teramo non risulta avere alcun legame, poi… niente.
Non si sono visti i Sociologi/Antropologi/Umanisti, che avrebbero dovuto parlarci di “Un Paese ci serve. Costruire la comunità”, e non si vedranno Architetti/Artisti/Visionari discutere su “La città che non c’è (ma si può costruire). La città che c’è (ma non si vede)”.
Anzi: comincio a nutrire il sospetto che gli Architetti/Artisti/Visionari si siano persi andando a cercare i Sociologi/Antropologi/Umanisti…
Chissà, è un mistero, anzi: un extramisteros.
Due settimane fa, nel commentare il mio articolo sul primo evento annullato, l’organizzatrice di tutta la manifestazione, quella che ha avuto il lampo di genio di proporre al Comune un evento che era del tutto identico all’idea di un consigliere comunale (ma col quale non poteva aver parlato, altrimenti - vista anche la delega del Pilotti - il Comune avrebbe dovuto bandire una gara per individuare un organizzatore) Roberta Melasecca, scriveva: «… le date possono subire variazioni in base alle disponibilità dei relatori…».
Vero, ma due date su due?
Con almeno sei dicasi sei relatori saltati?
Cioè, all’improvviso, è venuta meno la disponibilità di Sociologi/Antropologi/Umanisti/Architetti/Artisti/Visionari?
Tutti insieme impegnati altrove?
Ma questa è sfiga, anzi: extrasfigas.
E al Comune, che patrocina e paga, tutto questo va bene?
Cioè, all'assessore alla Cultura e al Sindaco, che tanto avevano magnificato questo evento, sta bene che adesso saltino tutti gli appuntamenti?
Hanno chiesto, direttamente o tramite il delegato extramuriale Pilotti, le ragioni di questi annullamenti?
Chi ci spiega perché, al momento, invece che agglutinare meravigliose esperienze, concedendoci la straordinaria occasione di abbeverarci alle fonti di cotanto sapere, siamo costretti a sperare che questi famosi “extramuros” trovino il tempo di venire da noi?
Una domanda: ma quando li avete invitati, gliel’avete spiegato vero che dovevano tornare a Teramo?
Il prossimo “evento” in programma sarebbe il 4 novembre 2022 “Andare, tornare: il lavoro da immaginare” con l’intervento di Ingegneri/Tecnici.
Voglio dare una mano: ditemi chi sono questi Ingegneri/Tecnici… gli telefono io.
ADAMO