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Ma quanto sono cari i pelosetti? Ma quanto sono carucci, coi loro musetti da pelosetti? Ma quanto sono carini, coi loro occhietti sui musetti da pelosetti?
Quelli del Comune di Teramo, oltre ad essere cari, carucci e carini… sono anche carissimi.
Ci sono costati, nel solo mese di settembre, più di 34mila euro, a saldo delle quattro fatture emesse dall’Asilo albergo per cani di Castellalto, che è la struttura privata alla quale il Comune si appoggia.
Trentaquattromila euro.
Per un solo mese.
All’anno fa…. troppo.
Troppo per un Comune che avrebbe dovuto già affrontare - e risolvere - il problema di un vero canile comunale, tanto che aveva anche deciso di bandire una gara, per trovare un privato che si facesse carico sia dei lavori di adeguamento, sia della gestione di quello di Contrada Carapollo.
Già, che fine ha fatto quella gara?
L’amministrazione D’Alberto, che ai pelosetti tiene tantissimo, sa che non è facile gestire un appalto come questo, e infatti spiegava in una delibera: «…per predisporre una gara di concessione mista che preveda la gestione della struttura di Carapollo, l’adeguamento della stessa per ampliare la capacità di accogliere cani e l’affidamento di tutti i cani di proprietà comunale attualmente ospitati in parte presso il Canile Asilo Albergo per cani di Castelbasso ed in parte al Canile Comunale di Carapollo, occorrono tempi di predisposizione e di pubblicazione molto lunghi e comunque per un periodo non inferiore a mesi 12», si era mossa per tempo, lavorando al bando di quella gara nel 2019 e ricevendo, nel dicembre del 2020, due “project financing” per il Canile di Carapollo.
A Febbraio del 2021, il Comune chiede integrazioni alle due ditte in gara, ed una delle due chiede una proroga al 4 aprile 2021, per la presentazione di quelle integrazioni.
E poi?
Ci siamo abbondantemente, in quel “periodo non inferiore a 12 mesi”, anzi, tra bandi e integrazioni, si sfiorano i tre anni, no?
Sì, ci siamo, ma siccome il Comune di Teramo ha - evidentemente - più cani mantenuti che impiegati stipendiati, si scopre che “…risultava difficoltoso procedere alla definizione della procedura di gara per l’appalto, secondo le tempistiche e le modalità originariamente fissate, per l'accertata carenza del personale in organico e la quasi impossibilità a svolgere i dovuti sopralluoghi con gli operatori economici, indispensabili per la presentazione delle offerte…”,.
Soluzione: dobbiamo continuare a pagare il canile privato.
Cioè, quello stesso Comune che riesce in pochissimi giorni a ricevere una proposta e deliberare migliaia di euro per un evento, una mostra, una festa… un extramuros, in tre anni non è riuscito a chiudere una gara che, essendo un project, potrebbe annullare i costi di gestione dei cani.
Per questo, paghiamo.
Trentaquattromila euro.
Per un solo mese.
In un anno fa….
…ma quanto sono cari, carini, carissimi i pelosetti?

ADAMO