Una delle domande che mi sono posto più volte, e che più volte ho posto pubblicamente (senza ottenere risposta, ovviamente) è quella relativa al curriculum dell’associazione culturale Blowart.
Mi spiego: se in un Comune (uno a caso: Teramo), sulla scrivania di un assessore (uno a caso: Andrea Core), arriva una proposta che - per pura, purissima coincidenza - è identica ad un progetto pensato sotto le stelle del Canada da un consigliere comunale (uno a caso: Luca Pilotti), e che il Comune aveva appoggiato addirittura stampando manifesti su ordine della segreteria del Sindaco, quell’assessore dovrebbe chiedersi, per prima cosa, chi sia l’associazione che avanza quella proposta.
Poi, dovrebbe chiedersi perché quella proposta sia identica all'idea di un consigliere.
Poi, dovrebbe chiedersi, prima di erogare un contributo da 40mila euro, se quell’associazione abbia un curriculum che garantisca la perfetta riuscita di quell’evento che il Comune finanzierà.
Insomma, l'assessore deve sincerarsi che non sia, ma lo dico solo così per fare un esempio, un’associazione che magari presenta un programma dettagliato e poi salta tutte le prime tre date.
Il curriculum è importante.
E, sottolineo, è importante il curriculum proprio dell’associazione, non quello di chi la compone, perché la proposta al Comune arriva da un’associazione che ha una sua personalità legale e giuridica.
Per essere chiari: se una squadra di calcio di serie C assume quale allenatore un campione del mondo, quella squadra non diventa campione del mondo… resta in serie C.
E ancora: se un’associazione culturale avesse quale presidente un regista premio Oscar, non potrebbe proporsi come organizzatrice di Festival cinematografici vantando in curriculum un Premio Oscar.
Chiaro, no?
Vero è che c’è chi pensa di aver vinto Sanremo solo perché dirigeva l’orchestra mentre i vincitori - quelli veri - cantavano, ma non esiste la proprietà transitiva del curriculum.
Un’associazione può vantare solo quello che ha “REALMENTE” organizzato.
E la Blowart un curriculum ce l'ha, visto che il Sindaco e l'assessore Core, nel rispondere ad un'interrogazione consiliare, scrivono testualmente: «...le caratteristiche dell'associazione proponente ben si coniugano con lo spirito della manifestazione Extramuros - il cui presidente, così come provato dal rilevante curriculum depositato con la proposta progettuale, è una persona di elevate qualità professionali e artistiche - trattandosi di una Teramana che si è fatta spazio a livello nazionale e internazionale nel mondo dell'arte e dell'organizzazione degli eventi culturali".
Visto?
A parte le incertezze grammaticali (quel "cui" grida vendetta) Sindaco e assessore citano il curriculum del presidente, non quello dell'associazione.
E allora, me lo sono procurato il curriculum della Blowart.
Quello che ha presentato al Comune, allegato alla proposta di Extramuros.
Quello con l'annesso "rilevante curriculum".
Comincio proprio da quest'ultimo.
Nel curriculum depositato con l'istanza per il contributo, leggo: «Roberta Melasecca, architetto, curatrice indipendente, progettista culturale ed esperta in comunicazione, che ricopre la carica di Presidente».
Rilevante, senza dubbio.
E si intuisce chiaramente lo "...spazio a livello nazionale e internazionale nel mondo dell'arte e dell'organizzazione degli eventi culturali".
Ma non mi interessa il curriculum della presidentessa, mi interessa quello dell'associazione.
Quello conta.
Lo allego a fine articolo.
Leggiamolo insieme.
«L’associazione culturale Blowart, dalla sua nascita ha promosso la terza edizione del Festival del Tempo, durante la Genova BeDesign Week nel mese di maggio 2022, il cui marchio è registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ed è impegnata nella produzione e organizzazione di diversi eventi durante la settimana dell’arte contemporanea a Roma, Rome Art Week, prevista per fine ottobre 2022. Promuove da ottobre 2021 il progetto Ponti di Conoscenze che raccoglie i contributi di centinaia di artisti e che sarà presentato subito dopo il periodo estivo»
So’ malfidato, lo sapete. Voglio vedere se è vero.
Punto per punto.
1) Leggo nel curriculum: «L’associazione culturale Blowart, dalla sua nascita ha promosso la terza edizione del Festival del Tempo, durante la Genova BeDesign Week nel mese di maggio 2022»
Verifichiamo:
Sul sito del Festival del Tempo (nato nel 2020, quindi prima dell'associazione) non si fa alcun riferimento alla Blowart, neanche nella scheda dedicata alla stessa Melasecca, definita: “architetto e curatrice, ambasciatrice Rebirth Project/Terzo Paradiso Cittadellarte – Fondazione Pistoletto ONLUS”.
Voi leggete “Blowart” da qualche parte? Io no.
2) Leggo nel curriculum: «L’associazione culturale Blowart è impegnata nella produzione e organizzazione di diversi eventi durante la settimana dell’arte contemporanea a Roma, Rome Art Week, prevista per fine ottobre 2022»
Verifichiamo:
Sul sito della RAW (la Rome Art Week), non ho trovato alcun riferimento all’associazione culturale Blowart, neanche nella scheda dedicata alla stessa Melasecca: «Roberta Melasecca è architetto, curatrice indipendente ed esperta in comunicazione per l’arte e l’architettura. Ha diretto per cinque anni lo spazio Interno 14 a Roma, è titolare di un ufficio stampa per l’arte - Melasecca PressOffice - e di uno studio di mecenatismo interdisciplinare - Interno 14 next - con i quali cura e organizza mostre, eventi e premi. Segue il lavoro e le ricerche di numerosi artisti e promuove progetti curatoriali in Italia e all’estero, collaborando con diversificate realtà culturali. Dal 2019 con Interno 14 next è entrata a fare parte del progetto The Indipendent della Fondazione MAXXI, dedicato agli spazi indipendenti, ed è Ambasciatrice del Progetto Rebirth Terzo Paradiso di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto ONLUS. Opera da molti anni nell’ambito dell’arte partecipata, adottando un modello di lavoro orizzontale che coinvolge artisti, diversi operatori culturali e le comunità locali».
Voi leggete “Blowart” da qualche parte? Io no.
3) Leggo nel curriculum: «L’associazione culturale Blowart promuove da ottobre 2021 il progetto Ponti di Conoscenze»
Verifichiamo:
Sul sito si legge: Il progetto Ponti di conoscenze, ideato e curato da Roberta Melasecca (architetto e curatrice), è promosso dallo spazio indipendente Interno 14 next, dall’Associazione Culturale blowart e dalla A.S.D. e culturale Clandestina.
Ecco, qui finalmente compare il riferimento a Blowart.
L'ho trovato solo qui.
Tirando le somme: in un Comune (uno a caso: Teramo), un assessore (uno a caso: Andrea Core) ad agosto del 2022 ha deciso di erogare 40mila euro ad un’associazione culturale, che riferiva in curriculum solo di aver organizzato due mesi prima una manifestazione nella quale non è citata, di averne in programma un’altra nella quale non sarà citata e di partecipare ad una terza nella quale sì sarà citata, ma come promotrice e non come organizzatrice.
Scommettiamo che adesso mi risponderanno che, in realtà, sono io che non ho capito e che la Blowart ha organizzato tutto quello che dice… e che il curriculum c'è, ma non si vede?
Extracadabra...
ADAMO