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Dite la verità… un po’ v’è mancato Extramuros…

E’ che avevo deciso di lasciarvi un po’ tranquilli, di concedervi il giusto tempo di metabolizzare una “puntata” esaltante, cioè quella nella quale v’ho raccontato come i manifesti di un’iniziativa divengano spunto creativo di una quella stessa iniziativa.

Eppoi, lo confesso: volevo anche concedere a loro - agli organizzatori - la possibilità di dimostrarmi che almeno per una volta m’ero sbagliato.

Così, ho aspettato una settimana. 

Fino ad oggi, ma oggi, posso finalmente annunciare: POKER!

Poker. Quattro su quattro. 

Saltata anche la quarta data del programma di Extramuros presentato al Comune, quel programma che è perfettamente dettagliato nella delibera, con la quale la Città di Teramo concede patrocinio e contributo da 40mila euro.

Di soldi nostri.

Come dicevo, è saltato anche il quarto evento in programma, ovvero “La cultura, le relazioni i luoghi: come si costruisce un eco-sistema virtuoso” con l’intervento di Registi / Attori / Curatori”, previsto per il 18 novembre.

Una settimana, appunto. 

Prevedo che tra qualche minuto, cominceranno a circolare i post che recitano: “nel programma c’è scritto che le date possono cambiare”, che è poi il mantra un po’ stantìo al quale Roberta Melasecca (la presidente dell’associazione culturale che, dopo aver visto un manifesto sullo stradone, ha deciso di organizzare un evento già pensato da un consigliere e “delineato” dal Comune), affida la sua difesa d’ufficio. 

Sì, va bene: in tutti i programmi del mondo c’è scritto che le date possono subire variazioni per cause di forza maggiore, ma qui non si tratta di variazioni, si tratta di quattro date saltate su quattro, senza spiegazioni, senza una nota ufficiale, senza un comunicato dell’ufficio stampa pagato 8 mila euro. 

Che una data possa saltare, è possibile.
Che due possano saltare, è fastidiosa coincidenza.
Che tre possano saltare, è sfiga…
Ma se saltano tutti e quattro i primi quattro dei cinque eventi di una sezione della manifestazione, e credo di poter prevedere senza essere un indovino che salterà anche il quinto il due dicembre, un minimo di spiegazione sarebbe gradita.

Perché quella che è di fatto stata annullata è la sezione: “Momenti di riflessione e di narrazione di esperienze aventi, quali tematiche, la comunità e la città; il lavoro; la dimensione artistica e culturale, con la partecipazione di operatori culturali di alto profilo che, partendo da Teramo città di origine, hanno trovato successo professionale in altre città italiane e/o all’estero”.


Come è possibile che, nel redigere il programma, perché - ripeto - un programma c’è, sia nella proposta sia nella delibera, si siano ipotizzate date con la presenza di Registi / Attori / Curatori / Sociologi / Antropologi / Umanisti / Architetti / Artisti / Visionari / Ingegneri / Tecnici e poi siano tutte saltate?
Perché indicare una data, se quella data non era sicura?

E perché indicarne quattro, se quelle quattro non erano confermate?

Eppure quello stesso programma, prevedeva a fine agosto anche quattro proiezioni, con quattro ospiti, che si sono svolte con svizzera precisione. 
Poi, che è successo?

E che fine ha fatto il pluriannunciato programma autunnale nel quale, Melasecca dixit, saranno presenti anche tutte le date saltate?

Come dite?

Ho ricominciato con le domande?

Lo so, è inutile, tanto non mi rispondono.

E’ che sono fatto così: le cose, io le prendo a cuore.
Infatti, sono un po’ preoccupato per quella piccola folla di Registi / Attori / Curatori / Sociologi / Antropologi / Umanisti / Architetti / Artisti / Visionari / Ingegneri / Tecnici che si aggira per il Mondo, in attesa di poter finalmente tornare a Teramo.

Se qualcuno li incontra, dica loro di chiamarmi… li ospito io.

ADAMO