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PAGE.jpgUltime pagelle degli assessori del Gianguido Primo. Siamo all’ultima boa, da adesso in poi si va verso il traguardo elettorale. A maggio si tornerà alle urne e le pagelle, quelle vere, le daranno i teramani, ri-votando questa amministrazione oppure scegliendo un’alternativa. Prima di passare ai voti, la solita premessa: il voto per l’impegno è riferito appunto all’impegno che - nella mia percezione - quell’assessore ha profuso nella gestione del suo incarico. Per “risultati” quelli che ritengo che abbia raggiunto e per “visibilità” quella che lucra dal suo essere personaggio pubblico, quanto i cittadini sappiano della sua esistenza e di quello che fa. Ovviamente, non troverete la pagella di Graziano Ciapanna, nominato assessore alla rigenerazione urbana e allo sviluppo del territorio da pochi giorni, perché non ancora valutabile, mentre troverete quella di Maurizio Verna, che è stato assessore fino a pochi giorni fa.

 

CAVRAZ.jpgVicesindaco - assessore ai lavori pubblici e all'edilizia

VOTO 2019 non c’era

VOTO 2020 non c’era

VOTO 2021: 6

VOTO 2022: 7

Tracolla nell'insufficienza,  il che significa - conoscendo le sue potenzialità - che fa lo stretto indispensabile, perché, con il congenito e cronico immobilismo gianguidesco, un tentativo di fare di più potrebbe esaltare le numerose incompiute. E' signore nei modi e lavora da mesi alla costruzione della sua immagine elettorale, nel non facile tentativo di far dimenticare agli elettori tanto il fatto che si era candidato contro il Sindaco del quale è vice, quanto il fatto che nonostante la sua partecipazione, questa passerà alla storia come la Giunta dei cantieri annunciati (tanti) e dei cantieri aperti (pochi). Cavallari, però, pur non essendo tra i peggiori, è assessore ai Lavori che non partono e - e questo non è nel suo stile - cede all'annuncite, anche cercando compiacenze giornalistiche su improponibili progetti (vedi quello del vecchio stadio, dato in pasto alla stampa amica solo per lucrare popolarirà sul tema del calcio e degli impianti, cercando di far dimenticare ai cittadini che a Teramo non esiste un solo impianto per far giovare la Ssd e che, in cinque anni di amministrazione, oltre alle parole nuila hanno fatto). Il suo essere un po’ british, lo allontana dagli eccessi anche comunicativi di alcuni tra i suoi colleghi, ma avverte il contagio della selfite gravissima che ha colpito il Sindaco e Filipponi. Cavallari è poi sfuggente ad arte, quando cerca di evitare le polemiche con l’opposizione della quale, in teoria, i suoi elettori avrebbero voluto che facesse parte. Dimenticavo, quando qualche riga fa scrivevo della costruzione della sua immagine elettorale, mi riferivo alla Regione. Sogna l’Emiciclo.

COREX.jpgAssessore alla rigenerazione culturale

VOTO 2019: non c’era

VOTO 2020: 7

VOTO 2021: 4
VOTO 2022: 5

Ha gestito così bene il Personale, che gliel’hanno tolto. E’ la grande occasione mancata di questa Giunta, un ragazzo dalle doti innegabili, preparato, ma del tutto incapace di gestire il ruolo. Ha fatto della sua carica una tribuna per l’affermazione di una personalità che troppo spesso ha trascurato l’interesse politico collettivo a beneficio di quello ideologico personale. Sulla Cultura, mi sono espresso fin troppe volte e basterebbe la pervicace ostinazione con la quale ha sostenuto “Extramuros” ad abbassargli ulteriormente il voto, così come l’averlo sentito definire «La mostra più importante della storia di Teramo» quella di Banksy, o come dice lui “Benchsy”, ma si salva da un votaccio ancor peggiore, perché la presenza merita almeno un voto doppio dell’evanescente Falini. Certo, però, che a ben pensarci, avrei potuto dare ancor meno alla Falini e di conseguenza a Core, ma poco conta alla fine, credo che per entrambi sia cominciato l’ultimo giro di una giostra sulla quale non risaliranno.

ILAX.jpgAssessora al welfare

VOTO 2019: non c’era

VOTO 2020: non c’era

VOTO 2021: 5

VOTO 2022: 6

Fa il suo. E non è facile, visto che gestisce l’assessorato del disagio, della sofferenza, della necessità. Lo fa con una partecipazione umana che, a volte, mi è capitato di leggere anche nei suoi occhi, arrivati a commuoversi quando ha, con grandissimo coraggio e non comune empatia, ammesso il fallimento sottinteso alla tragedia di via Longo. E’ una brava persona, nel senso più vero del termine, tanto da cercare di offrire una risposta positiva anche e soprattutto quando tutto intorno si fa negativo. In questa Giunta sta scomoda, sa di essere capace di altro, ma è ingessata dalle logiche di una gestione politica che spende più per i concerti e le feste che per dare una risposta alle domande più gravi della città, come il lavoro, la casa, la condizione dei minori figli dei nuovi italiani, la quotidianità dei nuovi poveri.

valdox.jpgAssessore alla cura e valorizzazione del patrimonio e dei parchi
VOTO 2019: 1
VOTO 2020: 3
VOTO 2021: 7

VOTO 2022: 8

Si impegna, anche più di quello che dovrebbe. E ci mette cuore e faccia. Sempre. Se glieli dessero, ci metterebbe anche i soldi, ma il Comune ha altre priorità, e poi - si sa - gli asfalti vengono molto meglio nelle ultime settimane prima delle elezioni. Con grande spirito di sincera partecipazione, ha cercato anche di ripensare la gestione del verde pubblico, scontrandosi con una burocrazia comunale capace di rallentare all’infinito ogni cosa, così come con una cronica mancanza di personale. Nella prima delle mie pagelle, l’avevo aspramente criticato per la sua esagerata partecipazione alle vite dei cigni della Villa, prendendolo per questo anche un po’ in giro. Quando però ho scoperto che i cigni lo salutano - non scherzo - non ho potuto far altro che apprezzare l’impegno di un uomo che, nella sua giornata, trova anche il tempo da dedicare alla gestione di un rapporto empatico con gli animali.

STEFAX.jpgAssessore al bilancio e alla programmazione economico finanziaria del territorio e alla razionalizzazione delle partecipate

VOTO 2019: 7
VOTO 2020: 5
VOTO 2021: 5

VOTO 2022: 5


Con grande eleganza, evita di esasperare la distanza creatasi tra lei (e parte del suo PD) e il Sindaco. Una distanza che è esplosa, col fragore delle parole non taciute, a margine di una campagna elettorale che, per alcuni giorni, l’aveva vista eletta al Parlamento. Mi dispiace che poi, per il gioco degli incastri e dei resti, quel seggio l’abbia perduto, perché è una persona che stimo, per quella certa eleganza nella gestione del rapporto umano, che non è mai costruzione artefatta, ma sincera manifestazione di disponibilità. La visibilità lucrata nella vicenda del seggio perduto, ne ha comunque esaltato lo stile, consentendo a chi di lei aveva solo una superficiale conoscenza, di intuirne il valore. Potrà tornare utile, almeno, nel prossimo confronto elettorale. falix.jpgAssessora alla partecipazione e allo sport

VOTO 2019: 3

VOTO 2020: 4

VOTO 2021: 5

VOTO 2022: 4

Ma perché fa ancora l’assessora? Il fatto che il Sindaco le abbia lasciato la delega, togliendola invece a Verna, è, insieme al sacro Graal e alle pietre di Stonehenge uno dei più grandi misteri della storia. E’ la personificazione dell’evanescenza, una sorta di ologramma impalpabile. L’errore più grande e imperdonabile del Gianguido Sindaco. Anzi: il secondo, il primo lo leggerete adesso.

FILIPPOX.jpgAssessore alla rivitalizzazione di Teramo città capoluogo

VOTO 2019: 4

VOTO 2020: 4

VOTO 2021: 7

VOTO 2022: 6


Il voto è lo stesso della Falini, ma per motivi opposti. A lei il 2 condanna l’assenza, a lui… la presenza. Investito dal Sindaco (colpevolmente senza controllo) del potere di “organizzare gli eventi” ha speso somme spaventose per fare della città il palcoscenico del nulla. Visto però che di lui, e delle sue filipponate, ho scritto tanto (e troverete tutto nella rubrica “la foglia di fico”) lascio il giudizio degli eventi alla competenza di Walter Nanni, apprezzato attore e regista: 
«La cosa davvero "sbagliata", a mio avviso, non è il cartellone dell'evento ma la totale mancanza di una visione a medio e lungo termine sulle politiche culturali e sugli spettacoli. Con i soldi a disposizione si possono organizzare davvero cose meravigliose per la cittadinanza, soprattutto se l'evento in questione lo pensi e lo incastri in un percorso più grande, originale, che valorizzi il luogo, che crei a cascata nuovi eventi in futuro e generi in città vivacità culturale e turistica. Se quel denaro lo si spende soltanto per un evento che nasce e muore la sera stessa, dove non s'inventa nulla, produce niente, genera poco e coinvolge nessuno a medio termine, non si rende un gran servizio alla città. La serata può essere anche un successo ma è solo un ombrello in mezzo alla tempesta. Oggettivamente a Teramo non c'è una visione, una strada, un percorso. Si comprano spettacoli, si assemblano scalette e via... È questo che non ha davvero senso e siamo già nel 2023... Mi dispiace moltissimo ma Teramo da tempo si è avvitata su se stessa. Come dimostra il Capodanno in piazza, i soldi ci sono, quello che manca davvero sono le idee».

Sposando in toto l’analisi di Walter Nanni, ringrazio per questo l’assessore Filipponi al quale, di questa sua esperienza amministrativa, resterà un album fotografico pieno di scatti con personaggi famosi e di piazze “piene di gente”. A noi, resterà il ricordo di una “rivitalizzazione” di Teramo Capoluogo costata milioni di euro che ha prodotto spopolamento, demotivazione commerciale e una quasi inevitabile necessità per i giovani di andarsene da Teramo. A pensarci bene, il mio 2 per Filipponi è un voto esageratamente generoso.

MARANEX.jpgAssessora alla sostenibilità, all'economia circolare e alla transizione ecologica
VOTO 2019: non c’era

VOTO 2020: non c’era

VOTO 2021: 5

VOTO 2022: 3


Di lei, un anno fa, criticavo la gestione “incomprensibile” di alcune isole ecologiche (ne ho una a cinquanta metri da casa, ma io e tutti quelli del mio quartiere non siamo autorizzati ad usarla) così come di quelle piantate in centro storico, che si riempiono subito e diventano un monumento all’incuria. Continua a comunicare poco e male e, quando può, sibila pungolature velenose contro il sito che state leggendo, pur senza citarci mai. Resterà, nella storia di questa città, nel faldone di quelli che sono stati assessori, ma nessuno se ne è accorto. Però, non l’ho più vista andare alle conferenze stampa accompagnata dal papà. E non so se sia un bene.

vernax.jpgEx assessore al traffico

VOTO 2019: non c’era
VOTO 2020: non c’era

VOTO 2021: 5

VOTO 2022: 9

Non se la meritava, la “cacciata”. Specie dopo tutto il lavoro “sporco” (nel senso di frantumazione della pazienza dei cittadini) che gli hanno fatto fare coi paletti e le strisce blu. Ha cercato di gestire, con impegno e partecipazione, una delega a Teramo da sempre delicatissima, come quella del traffico, scontrandosi (come i suoi predecessori) contro tutto e contro tutti, ma soprattutto contro l’arrogante inciviltà dei teramani al volante. Paga, in termini di visibilità, gli scivolamenti polemici sui social e una certa mancanza di diplomazia che, pur non essendo mai figlia dell’arroganza, contrasta con il buonismo usa e getta dei vari Filipponi e D’Alberto. Verna, che in questa giunta di Centrosinistra era, con la Di Padova, l’unico di sinistra centro (gli altri sono tutti democristiani, tranne Core che è comunista), ha sofferto i protagonismi inconcludenti di Filipponi, l’attendismo eterno del SIndaco, lo stallo devastante di una macchina amministrativa che non è riuscita a creare un feeling con i dirigenti comunali, senza peraltro nominarne di propri, ma ha cercato di “produrre effetti” su una città dormiente. Ha sbagliato anche, certo, ma ci ha provato. E ha perso l’assessorato. L’invisibile Falini, no.