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JHONNYALICE.jpgVi racconto una storia. 

Sembra una favola, ma non lo è.
Perché manca il lieto fine.

Ma lo scoprirete da soli:
C’era una volta un grande tavolo, e a quel tavolo, un giorno, si assisero (è arcaico, lo so, ma siamo in una favola) alcuni importantissimi personaggi, come il Procuratore, il Presidente del Tribunale, un alto funzionario venuto da Roma e altre persone. Una ventina, in tutto.

C’era, sul quel grande tavolo, un progetto importante.

E di quello dovevano discutere.
Si chiamava “Cittadella della Giustizia” ed era un’idea splendida.
Provo a spiegarvela: prendete il Tribunale e sistematelo, poi prendete l’ex Caserma Rossi e sistematela, poi prendete tutti quei locali malmessi, di proprietà del Comune, alle spalle del Tribunale e sistemateli, magari destinandoli ad uffici per il Giudice di Pace e per tutte le altre necessità dell’organizzazione giudiziaria. Collegate tutto, magari con qualche moderna soluzione architettonica e avrete la Cittadella della Giustizia.
E adesso direte: splendida idea, sia dal punto di vista operativo, visto che la macchina della giustizia avrà più spazio, sia dal punto di vista urbanistico, perché risana un angolo della città che è malmesso, ma costa.

Un progetto come questo costa.

Sì, costa.
Ma i fondi possono essere disponibili.
Perché questa è una favola, ve l’avevo detto, no?

E nelle favole, c’è sempre un tocco di magia. 

Infatti, quei "fondi" erano lì, sul tavolo della riunione.

Non in contanti, certo, ma sotto forma di un finanziamento PNRR.

Mancava solo un “sì”.

Quello del Comune di Teramo.

Che avrebbe dovuto solo accettare il progetto e mettere a disposizione quei vecchi fondaci di via Orto agrario.

A quel tavolo, infatti, c’era il vicesindaco del Comune di Teramo, Giovanni “Jhonny” Cavallari, con la sua corte di tecnici.
Da lui, ci si aspettava quel “Sì”.

Invece, è arrivato un “No”.

Motivato, pare, dall’impossibilità di approvare quel progetto in Consiglio Comunale, vista la fine della consiliatura gianguidesca.

Era il 21 marzo.

C’era già un Consiglio in programma e, sono sicuro, per un progetto del genere si sarebbe potuto convocare un Consiglio straordinario e urgente.

Non è successo.

I signori seduti a quel grande tavolo, hanno deciso che il progetto si farà, ma sarà limitato al Tribunale e all’ex Caserma Rossi.

Niente risanamento dei fondaci comunali.

Niente cittadella della Giustizia.

Niente lieto fine.


ADAMO