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PrimoxGuardate questa foto. Ogni persona che vedete in questa foto, ci è costata 12 euro e cinquanta centesimi.
Le vedete tutte quelle teste?
Ecco, appunto, 12,5 euro l’una.
E siccome il pubblico di “Aspettando il 1 maggio” era di 4mila spettatori, il totale dei soldi nostri investito dal Comune fa 50mila euro.
Per offrire un concerto.
Così ha voluto l’assessore Filipponi, accogliendo la proposta dell’associazione culturale Big Match. Anche in questo caso, va sottolineato, il Comune ha mostrato una capacità operativa eccezionale: in meno di un mese si è passati dalla proposta all’evento. Nel dettaglio: il 3 aprile Big Match propone al Comune l’evento, c’è Pasqua di mezzo ma gli uffici del Comune lavorano senza sosta, il 20 aprile l’assessore Filipponi recepisce e avvia l’atto per il Consiglio, il 21 il Comune sottoscrive il protocollo  coi sindacati Cgil e Cisl (perché al concertone ci vuole anche la presenza sindacale, sennò che concertone è?), il 28 la Giunta delibera e il 30 si accendono le luci sul palco.
Il tutto, per soli 115mila euro, 50 mila dei quali usciti dalle casse del Comune, a chiudere una due giorni che, sempre grazie a Big Match e sempre con tempi da burocrazia giapponese, ci ha visto spendere altri 48mila euro per la statua di Ivan. Faccio due conti: 98mila euro in due giorni.
La Notte Bianca delle 100mila presenze costó 150mila euro. Adesso, nel solo mese di aprile: 98mila euro per una statua e un concerto da 4000 persone.
Una domanda: visto che si trattava di ragazzi e che sul palco c’erano artisti “giovani” come Fulminacci e Coma Cose, non sarebbe stato più giusto far pagare 12,5 euro di biglietto e risparmiarceli quei 50mila euro?
Già, ma poi il selfie dell’assessore e del  Sindaco non avrebbe avuto lo stesso effetto. E a pochi giorni dal voto, un selfie torna sempre utile…

ADAMO