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Non ci sono cétégorie

tutto_pallone_basket.webpUna cosa è la storia. Quella vera, quella che ricorda i fatti. Tutti i fatti.
Altra cosa è la memoria, quella che i fatti li ricorda… per come li ricorda.

C’è una grande differenza: la storia non dimentica, la memoria si distrae.

Così, magari, nel paesone che un tempo fu città tra i fiumi, può succedere che si organizzi la celebrazione della storia del basket, dimenticando… la storia del basket.

All’inizio, lo confesso, l’avrei chiamata gaffe, ma non può essere considerata gaffe una “damnatio memoriae” come quella adottata dal “comitato organizzatore” dei cento anni di pallacanestro a Teramo, che ha "dimenticato" Carlo Antonetti. 
Sì, il presidente della Teramo basket che saltava per la palla a due contro Siena, Bologna e Milano, che sudava sui parquet della serie A, poi su quelli delle Final eight e anche su quelli delle coppe europee, non è stato invitato.

In fondo, perché invitarlo? Ha solo scritto dodici di quei cento anni, e altri ne ha scritti da giocatore e suo fratello, Paolo, fu anche fondatore di quella Teramo Basket che, poi, avrebbe regalato irripetibili emozioni.

Carlo Antonetti, non è stato invitato. 

O meglio: è stato invitato… ad assistere alla manifestazione, che si terrà alla “…presenza delle autorità, della cittadinanza e dei protagonisti che hanno contribuito alla storia di questo sport nella città di Teramo”.

Dite la verità, voi come avreste reagito?

Antonetti l’ha fatto prendendo carta e penna e scrivendo una lettera aperta.

Che non lascia spazio alle incertezze.

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Non commento, perché ogni commento mi pare superfluo.
Certo, un lampo di pensiero cattivo attraversa la mia mente, quando mi viene da pensare che - hai visto mai?- Antonetti non è stato invitato perché questa manifestazione è sovvenzionata dal Comune gianguidico e l’ex presidente ha avuto l’ardire di candidarsi contro il Sindaco.
Ma sono sicuro che non sarà così.
Alla fine, vedrete, sarà stata solo una svista.
La memoria, si sa, fa di questi scherzi.

ADAMO