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CIAMMARICONIPINAAd un mese dalla nomina della nuova Giunta, annunciamo con grande emozione l’avvenuto accertamento dell’esistenza dell’assessora Pina Ciammariconi. Silenziosa fino ad oggi, invisibile nel suo primo mese di incarico assessorile, la pentastellata salita allo scranno civico con la spinta plebiscitaria di 197 voti, ci offre finalmente la prova provata della sua esistenza. 

Adesso, vi chiederete: quale argomento avrà mai trattato, l’assessora grillina, tra quelli delle sue deleghe?
Quali tra “Agenda digitale e ai servizi civici e generali; Trasparenza; Partecipazione; Collaborazione tra le comunità; Affari generali; Affari legali; Servizi demografici e istituzionali; Innovazione tecnologica; Razionalizzazione dei
processi amministrativi; Urp e comunicazione – Trasparenza e privacy; Partecipazione e Patti di collaborazione; Toponomastica; Comunità energetiche; Politiche per il benessere degli animali, lotta al randagismo e
gestione del canile”,  avrà mai scelto l’assessora?

Quale tema avrà mai affrontato, anche per rendere i teramani orgogliosi di pagarle quello stipendio da quasi cinquemila euro mensili?

Ve lo diciamo subito: l’abbandono degli animali.

Sì, esattamente l’abbandono estivo dei pelosetti.

Notoriamente, il più grande problema della nostra città.

Leggiamo nel comunicato ufficiale:

L’assessore al benessere degli animali, Pina Ciammariconi, si fa promotrice di una iniziativa di stringente attualità e promuove una campagna di sensibilizzazione per rendere consapevoli i cittadini sul grave fenomeno dell’abbandono degli animali di affezione, fenomeno particolarmente ricorrente nel periodo estivo”.

E in cosa consiste questa “campagna di sensibilizzazione”?

Non si sa. 

L’assessora non lo dice. Non spiega se si tratta di manifesti, incontri, convegni… niente, nessun dettaglio, ma solo una secchiata di luoghi comuni: 


“Accogliere in casa un animale non è un gesto da fare con  leggerezza, perché essi entrano a far parte della famiglia. È una scelta radicale che, al piacere della compagnia unisce l’obbligo dell’accudimento. Il fenomeno dell’abbandono è purtroppo particolarmente frequente nei mesi estivi e, colgo l’occasione che mi offre il mio ruolo, per invitare i cittadini a considerare che, al momento di organizzare le  vacanze, lo si faccia  tenendo conto anche delle esigenze degli animali; questo anche valutando,  eventualmente, la disponibilità delle strutture abilitate a tale speciale accoglienza, che nel nostro territorio provinciale non mancano”.

 Dunque, dopo un mese di assessorato, quello che la Ciammariconi ci offre è un invito a non abbandonate gli animali d’estate… e un brutto manifesto?

CiammacaniQuesto è il benessere animale in salsa pentastellata?

Adesso Teramo, può.

ADAMO