Giornata d’emozione, quella di oggi, per la città di Teramo.
Oggi festeggia il suo secolo di vita Paola Dal Din, storica staffetta partigiana, protagonista della lotta di liberazione e - grazie ad una lapide realizzata e affissa da Comune di Teramo e Anpi, prima martire vivente della storia dell’umanità.
Prima (e unica) persona al Mondo in grado di poter leggere la lapide "alla memoria del suo sacrificio".
E’ grande festa in città.
Fingendo di dimenticare la clamorosa figuraccia rimediata sulla stampa nazionale.
Il Sindaco D’Alberto ha già indossato la fascia, mentre il partigiano nato sette anni dopo la guerra, Antonio Topitti, ha già ornato il suo collo col rosso fazzoletto, testimonianza di un periodo che non ha vissuto, ma del quale si sente difensore, senza che nessuno gliel’abbia chiesto e senza, soprattutto, che esista qualcosa o qualcuno che voglia colpirlo attraverso Topitti.
Ma, si sa, la terza età a volte è impietosa e regala curiose manie: guardare i cantieri, sentirsi partigiani non essendolo stati, scrivere ogni giorno un post su facebook per dimostrare la propria esistenza in vita.
Parimenti tipica dell’anziano irrisolto, è quella tendenza all’odio, all’astio, alla lite… che sia condominiale o parcheggiatoria, di vicinato o di fila al supermercato, fino alla quotidiana manifestazione di livore per le verità che scrive certastampa, sito che all’ex libraio, e ad una mezza dozzina di suoi compagni di senescenza, proprio non piace…
“Tristo è l’autunno della vita, quando non si sa cogliere il colore delle foglie”, c’è chi gioca a burraco, chi fa le parole crociate e chi, come il Nostro, insulta le altrui libertà, con al collo il fazzoletto di chi morì per difenderle.
Educazione vuole che si abbia compassione.
Compatisco, e torno alla festa.
Il programma prevede:
ore 12 - solenne celebrazione davanti all’unica lapide al Mondo dedicata ad una martire vivente
ore 12,30 - discorso del Sindaco D’Alberto “Il valore della memoria si memorizza valorizzando”
ore 13.00 - saluto di Topitti “Adamo sbaglia e io lo so perché mi hanno detto di dirlo”
ore 13,30 - intervento in videoconferenza della partigiana Renata: “Sono viva, tiè”!
ore 14,30 - partenza del Sindaco e Topitti (già mangiati) per il Cadore, per consegnare una targa alla nonnina centenaria, così come Gianguidobis fa con tutti i “secolari” teramani.
ore 19.30 - arrivo in Cadore e scoperta del fatto che la partigiana Renata è a Roma da Mattarella.
ore 20.00 - momento di sconforto per Gianguidobis
ore
20,10 - discorso di Topitti sulla piazza di Pieve di Cadore: “E’ colpa di Adamo”
ore 20.30 - aperitivo tipico e canti folcloristici
ore 21.30 - Topitti in abiti ladini selfeggia e posta “Adamo non balla”
ore 22.00 - Gianguidobis selfeggia con chiunque e posta “Ora il Cadore può”
ore 22.30 - ripartenza verso Teramo.
ADAMO