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nuovoospedalepianodaccio1Siamo alla farsa. Alla commedia dell’arte. All’improvvisazione fatta regola e ostentata quasi fosse un pregio.
Anche io, che non nutro alcuna fiducia sulle capacità politiche della gianguideria alla guida della città. non avrei mai immaginato che si potesse arrivare a tanto. E per “tanto”, intendo la formale richiesta inviata dal Comune di Teramo alla Asl, con la richiesta di produrre lo studio di fattibilità dell’ospedale a Piano d’Accio.
Voi direte: e che c’è di strano?
Di strano, c’è che quella richiesta arriva a quattro giorni - dicasi quattro - dal Consiglio Comunale straordinario sul nuovo ospedale.
Di strano, c’è che quello studio di fattibilità è pronto dal 2021, perché nel 2021 la Asl l’ha inviato alla Regione.
Di strano, c’è che Gianguido D’Alberto, in qualità di presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, sa benissimo dell’esistenza di quello studio di fattibilità.
Di strano c’è che a poche ore da un momento importante, dal punto di vista sanitario, politico, urbanistico, sociale etc, questa amministrazione vaghi alla ricerca della documentazione necessaria a valutare adeguatamente tutte le proposte.
DI strano c’è che, se le cose stanno così, vuol dire che tutti i proclami gianguideschi, pre e post elettorali, non sono figli di una valutazione dei documenti (visto che li vanno cercando), ma solo del palese tentativo di giocare una palla facile, per strappare il consenso del ristretto manipolo di rappresentanti dei quartieri.
DI strano, c’è che la conversione sulla via di Villa Mosca del Sindaco, notoriamente di altra idea fino a qualche mese fa, è solo un atto di visibilità.
Del resto, dalla giunta dei selfie…

ADAMO