Potrebbero essere due gli assessori gianguideschi che correranno per un posto in Regione.
Il primo, come è noto, è Giovanni Cavallari, ormai protagonista assoluto del “sabato inauguratorio”, col taglio del nastro di fine settimana, per poter offrire alla acritica platea dei riempitori di colonne di piombo il mantra stantìo e già sentito “…come avevamo promesso in campagna elettorale….” etc etc. Poco importa che si tratti di un pezzetto di marciapiede o di due metri di asfalto, lui inaugura ed è felice (intanto ...il mercato coperto è ancora morto, il vecchi stadio langue... ponte San Gabriele è mezzo chiuso... grazie anche al suo ritardare i lavori per il Giro). Sulle ambizioni di Cavallari, ormai c’è una sorta di tradizione orale, che si arricchisce quotidianamente di nuovi aneddoti, sia quando sognava (e sogna) la fascia tricolore, sia quando ha costruito, triangolando sulle sue donne candidate, una raccolta di preferenze necessaria a garantirgli non solo l’assessorato, ma anche il lasciapassare per la Regione.
L’altro candidato possibile (sta decidendo) è Valdo Di Bonaventura, ovvero l’antitesi amministrativa di Cavallari. Di Bonaventura è l’uomo del fare, della concretezza, del lavoro e non degli annunci, delle soluzioni e non dei tagli di nastro. Valdo è un tessitore di relazioni, sempre pronto ad ascoltare i cittadini e a cercare un rimedio per i loro problemi. Johnny è un abile “selfie made man”, impegnato nella costante costruzione della sua immagine.
Sono sempre stato convinto che il livello, umano soprattutto, di un politico si intuisca nel modo in cui incassa le critiche. Con Valdo, su queste pagine, siamo stati molto duri, quando si dedicava alle papere della Villa, ma non ha mai smesso di risponderci o di rispettare il nostro ruolo. Nel tempo, l’abbiamo visto lavorare e crescere in impegno e risultati. Di Cavallari abbiamo criticato l’annuncite, adesso non ci invita alle sue conferenze “personali” e in tanti ci raccontano di suoi giudizi, come dire: non lusinghieri, su di noi.
Non bastano le preferenze a regalarti uno stile …
ADAMO