Mi stupisce, e neanche poco, tutta questa montante agitazione in città per le strisce blu, per il Pums, per i parcheggi a pagamento ovunque, per la Ztl che si allargherà, per il commercio che muore, per il Centro Storico che si desertifica.
Non avete il diritto di agitarvi.
Perché questa è la Teramo che avete voluto, scelto e votato, poco più di sei mesi fa.
E’ la Teramo nella quale speravate di poter vivere, ed è la Teramo nella quale adesso, finalmente, vivrete.
E’ la Teramo che “ora può” condannarvi a parcheggiare, pagando come se abitaste a Roma.
E’ la Teramo che inneggia all’ “andiamo insieme verso il futuro”, senza però specificare che per trovare quel futuro bisognerà andare a San Nicolò, perché in città resteranno soltanto strade vuote e birrerie, piene di una gioventù condannata ad una marginalità avvilente.
No, non potete lamentarvi delle strisce blu, del Centro vuoto, della città morta… perché è quella che avete voluto, scelto e votato.
Il 54% dei teramani ha scelto questa Teramo.
Anche quelli che vivono in Centro Storico, hanno scelto questa Teramo.
Tutti.
In tutte le sezioni elettorali del Centro… i teramani hanno scelto questa Teramo.
Eppure, era tutto già scritto.
Il Pums c’era già e c’era già anche il contratto con la Easy Help, con l’indicazione chiara di tutto quello che sarebbe poi successo.
Cos’è, vi meraviglia che sia successo… solo dopo le elezioni e non prima, benché fosse tutto già stabilito?
Non dovete meravigliarvi… avreste potuto leggere il contratto con la Easy Help, o magari il programma sul Pums… ma non l’avete fatto.
Avete votato, ma non letto.
Ve le meritate le strisce blu.
Basta rileggere anche la stimolante “Relazione di inizio mandato, anni 2023 - 2028”, che a pagina 24 spiega con inequivocabile chiarezza: «Il Settore viabilità – opere di urbanizzazione – mobilità urbana sarà impegnato, nel corso del mandato, principalmente sul completamento del PUMS…».
Capito, “principalmente sul completamento del Pums”.
E non solo, perché a pagina 65, c’era scritto, con una punta di orgoglio: «…il PUMS, mai esistito, commissionato per la prima volta dalla nostra Amministrazione e già consegnato».
Lo scrivono loro, quelli che avete entusiasticamente rieletto: «..Già consegnato…», quindi il Pums c’era già, e lo avete scelto e votato.
L’avete voluto voi.
Così come avete voluto le feste di fine anno da 450 mila euro… i siti di Teramo Capoluogo costati oltre centomila euro e chiusi dopo le elezioni… le “gite” al Cibus di Parma spendendo migliaia di euro per partecipare ad una fiera chiusa al pubblico… i concertoni con i cantantoni per “rivitalizzare” un Centro Storico che muore ogni giorno un po’ di più.
Non continuo...
Per mesi, su queste pagine, vi abbiamo raccontato della Teramo che non avevate visto, di quella che abbiamo giudicato quale teatro dell'assoluta inutilità di un’azione amministrativa, che era costruita sull’apparire social e non sui risultati veri.
Vi abbiamo raccontato qui, su questo sito, che mentre la gianguideria selfeggiava sui palchi in piazza, a Torricella Sicura buttavano giù il vecchio Municipio e ne costruivano uno nuovo… il nostro è chiuso da sette anni e D’Alberto sarà l’unico Sindaco della storia repubblicana a non essere mai stato nel vero Municipio, pur avendo “regnato” per due mandati.
Vi abbiamo raccontato tutto quello che non avevate visto... e che avete continuato a cercare di non vedere, scegliendo di premiare la Teramo gianguidica.
Voi avete scelto questa Teramo.
Pensateci, ogni volta che vi troverete davanti al parcometro, per pagare un posto auto necessario per andare a passeggiare in una città vuota.
Pensateci, ma non lamentatevi.
Perché l’avete voluto voi.
E grazie a voi, ora Teramo può.
ADAMO