Assessora: SPORT - POLITICHE GIOVANILI - SVILUPPO DI TERAMO CITTA’ UNIVERSITARIA E RICERCA
VOTI DI PREFERENZA 331
STIPENDIO DA ASSESSORE: 2.898 euro (lordo mensile - è dipendente non in aspettativa al 50%)
Con la prima pagella, una nota di metodo, che poi sarà la base di ogni altra mia valutazione, sugli assessori, da oggi e per i prossimi otto giorni. Mio padre, che era e resta per me un riferimento, amava ripetere che «Non si può mai dare dieci come voto, né zero, perché il dieci è il sapere assoluto, che è del professore, mentre lo zero è l’ignoranza assoluta e non esiste persona che non sappia davvero nulla».
In politica, però, è diverso.
Nelle mie pagelle non giudico il sapere o il non sapere, ma il fare e il non fare, i risultati del fare e le conseguenze del non fare.
E giudico i modi e i tempi della gestione del potere.
Sarebbe, per questo, ingiusto giudicare Alessandra Ferri, solo per il lavoro fatto in questi scarsi sei mesi di effettivo mandato.
Ha fatto pochissimo, ma ha un atteggiamento di sana e silenziosa curiosità nei confronti del "nuovo ambiente" nel quale si trova. E’ nuova in Giunta, ma è nuova anche in Consiglio Comunale, però ha scelto - ed è dettaglio che apprezzo - un approccio "timido" al Palazzo, a differenza della sua collega di lista che, al primo Consiglio, sfoderó un inutile attacco alla stampa.
Alla Ferri un voto di incoraggiamento, una insufficienza facilmente rimediabile, nell'attesa che ci mostri se e cosa sa fare,
Resto dell’idea che non si possa entrare in Consiglio e diventare assessori, senza aver fatto un minimo di gavetta, almeno quella necessaria a prendere possesso delle conoscenze base della macchina amministrativa, così da non essere costretti ad appoggiarsi (leggi: dipendere) da qualcuno.
Vedo la Ferri un po’ appoggiata (leggi: dipendente) dalle indicazioni del suo “capo” Cavallari.
Non le giova.
E non giova a noi.
ADAMO