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VOTI DI PREFERENZA 197

STIPENDIO DA ASSESSORE 5.796 euro (lordo mensile)

Ho difficoltà nel giudicare l’operato di Pina Ciammariconi, perché pur sforzandomi di comprendere quale sia il suo apporto alla collettività, davvero non ci riesco. 

Proprio mi sfugge.

Leggo e rileggo le sue deleghe e cerco di intuire, pensandoci fino a farmi sanguinare e orecchie, quale sia il motivo che giustifica la sua presenza in Giunta.

Sì, capisco le logiche di coalizione, la necessità gianguidesca di creare la suggestione di un “laboratorio” teramano, accreditando al Movimento Cinque Stelle un ruolo chiave nella vittoria elettorale. In realtà, i numeri raccontano un’altra verità: i Cinque stelle vantano un assessore solo in virtù del fatto che la loro lista, tutta insieme, ha preso 664 voti, (cioè solo 5 più di quelli che l’assessore Sbraccia ha preso da solo) battendo di soli due voti la lista dell'ex assessore Verna. La ragione dell'assessorato, è in quei due voti.
La Ciammariconi, poi, é assessore grazie al "ricco" bagaglio delle sue preferenze,  avendo preso ... addirittura 197 dei 28933 voti validi espressi dagli elettori teramani. 

E non sarebbe neanche un problema di voti, per quanto in politica siano determinanti, ma di inclinazione, di indole, di predisposizione: la Ciammariconi è quanto di più lontano esista da quello che, nella mia percezione, dovrebbe essere un assessore. 
Anzi: un assessore di un capoluogo di provincia. 
Nella mia personalissima classifica degli assessori teramani, in quanto ad inadeguatezza al ruolo, la Ciammariconi è penultima nel (quasi) quarantennio 1986 - 2024, battendo il solo assessore Fausto Lucca.
Della signora Ciammariconi non discuto le doti personali, ma le invisibili attitudini pubbliche. 
Semplicemente, non scorgo in lei alcun talento per il ruolo che le è stato assegnato. 
Mi conforta il fatto che, con le prossime elezioni regionali, il partito che voleva «Aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno e poi s’è mangiato il tonno» (cit. Sandro Mariani) si estinguerà, come è giusto che sia per un Movimento nato per “cambiare l’Italia” organizzando “giornate del vaffanculo” e finito per offrire onorevoli e consiglieri a tutti i partiti.
Specie quelli del Centrodestra.
Dell’assessora Ciammariconi, in questi primi scarsi sette mesi di mandato ricordo una “splendida” iniziativa contro il randagismo, con qualche manifesto estivo, ma tramontata perché purtroppo i pelosetti randagi, non sapendo leggere, hanno continuato a fare i randagi.
Memorabile, poi, la straordinaria trovata del cambiare nome ad una via abitata da circa 500 persone, trasformando via Pilotti in via Biancone e costringendo i residenti a rifare tutti i  documenti. Mi rende felice solo il sapere che, passate le elezioni, davanti al tracollo pentastellato e all’evidente fallimento di un’alleanza improbabile, il Sindaco D’Alberto dovrà provvedere a rimpastare la Giunta e potremo dire addio alla Ciammariconi e al suo codazzo insulta - stampa di grillini social.

ADAMO