Niente da fare, non è andata.
Non ci sono cascati.
Eppure, la gianguideria l’aveva preparata bene la frittatona d’aria, con la quale sperava di saziare la giuria del Premio Nazionale Città dei giovani.
Ma quelli, non se la sono mangiata.
Anzi: l’hanno assaggiata, ma hanno capito che era solo aria.
Così, con infinita tristezza e immenso dolore, siamo costretti ad accettare l’amaro responso: Teramo non sarà la Città italiana dei Giovani 2024.
La notizia, appena arrivata in città, ha diffuso un senso di disperazione tra i giovani teramani, che hanno deciso di compensare il dolore dedicandosi alle numerose attività che la città offre. Alcuni sono andati a bere una birra, altri anche, tutti gli altri pure.
Quello appena perduto, è un mancato titolo che va ad aggiungersi all’altro: il mancato titolo di Città italiana della Cultura.
Due volte ci siamo candidati, due volte siamo stati “trombati”.
Certo, verrebbe da chiedersi perché ci ostiniamo a presentare candidature in competizioni totalmente inadatte a noi.
Candidare Teramo a Città dei giovani, è come candidare Ragusa a Città delle Dolomiti o Cortina al concorso per il miglior porto turistico.
Però, nella suggestione di un comunicato ad effetto e nella speranza, hai visto mai?, di potersi sparare un posone, l’esercito gianguidico dei selfie ha deciso di partecipare.
Sentendosi all’altezza della sfida.
E ha perso.
È Potenza la Città italiana dei giovani 2024.
La vincitrice è stata ufficializzata al termine della cerimonia che si è svolta a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, che così passa il testimone.
A contendersi la vittoria con Potenza, erano Catania, Iesolo, Pisa e la Teramo gianguidesca.
Abbiamo perso.
Ma ce la siamo cercata.
Avrei capito, se ci fossimo candidati a Città italiana delle strisce blu.
O magari a Città europea dei cantieri mai aperti.
Se non a Città mondiale degli annunci.
Saremmo stati teste di serie… ma i giovani.. che c’entriamo noi coi giovani?
Eppure, la frittatona d’aria, elaborata nella fucina gianguidica degli annunci (aperta h 24), era venuta bene:
“Il progetto con il quale la città di Teramo ha ottenuto la candidatura, è intitolato “Teramo Youth Friendly” e si propone come sperimentazione innovativa, con l'obiettivo di proseguire sulla strada già intrapresa ed aumentare e favorire la partecipazione alla vita cittadina dei giovani della fascia di età tra i 15 e i 29 anni, permettendo loro di riappropriarsi della città e promuovendo elementi di attivazione di meccanismi di cittadinanza attiva. Il progetto si snoda attraverso tre azioni: orientamento su servizi e opportunità, per garantire una piena partecipazione dei giovani alla vita cittadina; arte, creazione di laboratori artistici tematici; Bilancio partecipativo giovanile”.
Dite la verità: vi viene un po’ da ridere, vero?
A me, tantissimo.
E temo anche alla giuria, visto che ha scelto Potenza.
E noi siamo stati trombati.
Ma non perdiamoci d’animo: sono ancora numerosi i titoli da conquistare, tra una settimana infatti si apre il bando per la “Città italiana dei selfie del Sindaco”.
Andiamo a vincere!
Cuoricino bianco cuoricino rosso
ADAMO