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gianguidotristeSono anni, e anni, e anni .
E poi ancora anni, e anni .. che sua Gianguidità ci informa delle sue partecipazioni alle iniziative dell’Anci, che poi è l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
E ci racconta dei suoi interventi all’Anci e poi, da quando è diventato presidente dell’Anci Abruzzo, ci informa ancora di più e partecipa ancora di più.
All'Anci
Ovvio, quindi, pensare che si sarebbe impegnato al massimo, per far votare il “suo” presidente, ovvero il presidente nazionale dell’Anci, Antonio Decaro, Sindaco di Bari, candidato per un seggio in Europa.
E infatti, così ha fatto: D’Alberto si è dato da fare per Decaro, con parole e opere, con interventi e selfie, sia davanti al “monumento” ad Ivan Graziani

Ivandecasia con una disinvolta chiacchierata sulle scale del Duomo, che fa tanto “giovane” e “di sinistra” e relativo messaggio amicale «Un onore averti oggi nella mia Città, sei stato in questi anni un riferimento per tutti noi, per i nostri territori e per le nostre comunità, lo sarai ancora in Europa, perché Noi Sindaci "siamo quelli che restano"...In bocca al lupo Antonio Decaro …»

DuomodecaUn augurio, quello del Sindaco di Teramo, che suona un po’ malaugurante, a conti fatti, visto che - nonostante l’impegno della Gianguideria - Decaro a Teramo ha avuto uno dei peggiori risultati di tutta la circoscrizione meridionale.
Basti pensare che, del quasi mezzo milione di preferenze riportate, Decaro a Teramo ne ha prese solo 723, cioè meno della metà di Manola Di Pasquale e meno di un quarto di quelle riportate dall’alleanza Manola Di Pasquale - Lucia Annunziata - Sandro Ruotolo, che invece (grazie proprio alla Di Pasquale) ha funzionato benissimo, riportando 3200 dei 4300 voti.
Invece, Decaro… portato da D’Alberto e da tutta la gianguideria, solo 723.
Poche, pochissime preferenze per il presidente dell’Anci Nazionale, nella città del presidente dell’Anci Abruzzo.
Talmente poche che Decaro, incredibile ma vero, è andato molto meglio nelle due città capoluogo guidate dal Centrodestra: L’Aquila, con 1016 voti e Pescara, dove i voti per Decaro sono stati 2009.
Insomma, Decaro è andato bene ovunque, tranne che a Teramo.
La città gianguidica, infatti, porta in dono al neo europarlamentare 723 dei 495mila voti, cioè lo 0,001 per cento delle preferenze totali.
Un record.
Da celebrare.
Con un selfie. 

ADAMO