Sette visite fiscali in 80 giorni. Questa è la storia di una dipendente 62enne dell’Amministrazione Provinciale di Teramo, affetta da «…Depressione maggiore ricorrente grave. Disturbo d'ansia generalizzato», una forma di depressione che rende, di fatto, impossibile la corretta gestione di un’attività lavorativa.
La donna, infatti, è “in certificato” dal 22 aprile, e ha considerato più che lecite, anzi sicuramente giuste, le due visite fiscali inviate dall’Inps nel primo mese della sua assenza. Quelle che ha considerato un po’ meno giuste, anzi: sicuramente eccessive, sono state le successive sette visite fiscali, richieste dal datore di lavoro, cioè dall’Amministrazione Provinciale di Teramo, negli ottanta giorni successivi. Il medico fiscale s’è presentato a casa della dipendente in malattia il 22 maggio alle 11,53; il 29 maggio alle 10,31; il 5 giugno alle 10,29; il 20 giugno alle 11,58; il 12 luglio alle 11,45; il 25 luglio alle 11,40 e il 14 agosto alle 10.17.
E tutto a spese nostre. Per la precisione, 41,67 euro, più 15 euro per la distanza (la signora non abita a Teramo), più 4,73 euro di costi amministrativi, in totale 61,4 euro a visita. Quattrocentotrenta euro in 80 giorni, che sono nulla, davanti al risarcimento che la Provincia potrebbe dover pagare se, a fronte della denuncia per mobbing presentata dalla donna, venisse considerata colpevole.
La Corte d’appello di Bari, ha considerato mobbing le 14 visite fiscali in cinque mesi, inviate ad insegnante dalla sua direttrice. Una ogni dieci giorni… la stessa media della dipendente teramana.
ADAMO / SETTE VISITE FISCALI IN 80 GIORNI… CHIESTE DALLA PROVINCIA E PAGATE DA NOI… “CONTRO” UNA DIPENDENTE IN MALATTIA PER “DEPRESSIONE MAGGIORE GRAVE”
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