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GianguischOggi è il Batman day. 
Oggi, in tutto il Mondo, si celebra l’85esimo anniversario di uno dei personaggi più famosi, iconici e importanti, della storia del fumetto 
In tutto il Mondo, ma a Teramo no.
Oggi, anche in moltissime città italiane, saranno organizzati eventi, dedicati proprio al Cavaliere Oscuro.
In moltissime città italiane, ma a Teramo no.
Oggi,  per esempio, Milano si trasformerà in un grande palcoscenico per celebrare questo anniversarioLa zona dei Navigli-Darsena sarà illuminata dal Bat-Segnale.
A Milano, ma a Teramo no.
E poi, sempre oggi, usciranno nuove edizioni dei fumetti, molte tv rivedranno i loro palinsesti per programmare film su Batman, e ovunque i fan avranno la possibilità di vivere esperienze particolari.
Ovunque, ma a Teramo no. 
E adesso, lo so, tra di voi c’é sicuramente qualcuno che starà  pensando: “che c’entra Teramo con Batman”?
C’entra, perché a Teramo vive Carmine Di Giandomenico, che è uno dei più importanti disegnatori di Batman al Mondo.
Al Mondo, non solo a Teramo.
Insomma, per un curioso intreccio della sorte, è proprio a Teramo che prendono vita molte delle storie di Batman.
Coincidenza più che sufficiente, per organizzare in città un qualche evento legato proprio al Batman Day, sfruttando la presenza di Carmine. 
Così come faranno oggi a Vicenza, dove il Nostro è stato invitato proprio per il Batman. Day.
A Vicenza, non a Teramo.
Certo, perché potesse accadere a Teramo una cosa del genere, sarebbe stata necessaria quantomeno la presenza di un assessore alla Cultura, in grado di intuire il potenziale di un evento legato a Batman, nella città nella quale vive e disegna uno dei suoi autori più apprezzati.
Un assessore, capace di andare “oltre” le logiche del canta&magna che anima le serate paesane.
Purtroppo, nella “visione” culturale della gianguideria, e in particolare in quella dell’assessore Filipponi, un evento esiste solo in funzione della sua “selfibilità”
Se il Sindaco e l’assessore potranno farsi un selfie con l’artista, allora l’evento merita e lo si può organizzare, altrimenti… che evento é?
Con Batman, non potrebbero farsi un selfie. 
Sono riusciti a farselo addirittura con De André, vantando il concerto come se l’avessero organizzato loro e fosse nel calendario di Teramo Natura Indomita.
So’ fatti così….
Che volete che gl’interessi di Batman… 
Specie adesso, che sta per arrivare il Premio Di Venanzo, ennesima celebrazione di quella che considero la più inutile tra tutte le manifestazioni organizzate a Teramo. 
Quest’anno poi, per motivi che davvero faccio fatica ad intuire, il Premio per la fotografia nel cinema, festeggia lo sfondamento dei centomila mila euro.
Costerà 112mila euro, esattamente 20mila in più dell’anno scorso, 50mila in più di due anni fa, 88mila in più di tre anni fa. 
Già, durante il regno gianguidico, il Di Venanzo, manifestazione che nella collettività teramana scatena un'attesa di gran lunga inferiore a quella della sagra del calzone di Scapriano, ha visto lievitare i propri costi in maniera esponziale, passando dai 24mila del 2021, ai 62mila del 2022, ai 92mila dell'anno scorso, fino ai 112mila di oggi.
Ottantottomila euro in più, in tre anni.
Ma tanto, per l’organizzatrice Teramo Nostra, fa poca differenza, visto che l’anno scorso il premio costava 92mila euro e di “fondi propri” ne mettevano 11mila; quest’anno costa 112mila euro e di “fondi propri” ne mettono 12mila. Nel 2021 e 2022, invece, non era previsto un investimento diretto dell'associazione... curioso, pensavo che quella del Comune fosse una "compartecipazione", ma evidentemente mi sbagliavo.
Ma se quest'anno 12mila li mettono Piero Chiarini & partners, 
gli altri 100mila chi li caccia?
Ma che domande? Quasi tutti Noi.
Nel senso, che si tratta di soldi pubblici: 34mila li mettono Bim, Provincia e Regione, 56 mila il Comune di Teramo.
Sì, 56mila euro.
Dieci volte di più di quei 5mila che il Comune investiva nel 2021, quasi il doppio dei 31mila che ha investito nel 2022 e diecimila in più del 46mila concessi l'anno scorso.
In soli quattro anni, il contributo comunale è passato quindi da 5mila a 56mila euro.
Dieci, anzi undici volte di più.
Perché, secondo la gianguideria “…nel giorno della cerimonia di consegna dei premi, Teramo diventa una sorta di Cinecittà abruzzese, con la presenza di numerosi e qualificati cineasti: autori della fotografia, registi, produttori, attori, sceneggiatori, musicisti e tanti altri ospiti illustri…”.
“Cinecittà abruzzese…”, mi ci viene da ridere.
Però, tanti ospiti illustri… tanti selfie.
Nel programma della manifestazione, la spesa che “pesa” di più è quella per “allestimenti e compensi collaboratori”, che due anni fa era la metà del budget, 31mila su 62mila (LEGGI QUI) l’anno scorso (LEGGI QUI) incideva per 25mila euro e quest’anno sale a 70mila (LEGGI QUI). Certo, offre ulteriori spunti di curiosità il fatto che nel 2021 quella spesa non esisteva (LEGGI QUI)
Considerando però, che l’anno scorso venne allestito il Teatro Comunale, mentre quest’anno il “gran finale” (mi ci riviene da ridere) sarà nella sala polifunzionale della Provincia, mi viene da pensare che la voce più costosa sia quella delle “collaborazioni”.
Sarebbe interessante sapere il chi e il quanto …di queste costose collaborazioni.
Tra le quali, evidentemente, manca un conoscitore della lingua patria, visto l'uso incerto dell'italiano nelle istanze, cito "nolleggi", vitto e "allogio"... ma in fondo si tratta di una manifestazione culturale, l'italiano é facoltativo.
E anche l'inglese, visto che tra i costi c'é anche un "servis".
Eppure, 56mila euro sono tanti soldi…
Specie se tre anni fa erano 5mila.
Specie per un Premio che, quest'anno, raggiungerà un record: ripremiare un già premiato, solo perché é morto.
Chissà, forse essendo ormai a corto di premiabili, hanno pensato di fare un secondo giro, ma questa è davvero straordinaria.
Nel 2019, il Di Venanzo consegnò l’esposimetro alla carriera a John Bailey, che aveva 77 anni. Da allora, non ha più lavorato, non ha più fatto nulla nel cinema, s’é giustamente goduto la sua pensione e l’anno scorso se ne é andato.
E il Di Venanzo che fa?
Lo ripremia… con l’esposimetro alla memoria.
Vero è che Teramo è ormai famosa nel Mondo, per la lapide alla memoria di una partigiana vivente, ma che si attribuisse un premio alla memoria di un artista già premiato alla fine della carriera, davvero le batte tutte.
L’unico “merito” che giustifica il secondo esposimetro rispetto al primo, è quello di essere morto.
Immagino, che l’anno prossimo daranno anche un Esposimetro agli eredi, poi un Esposimetro alle ceneri …
Dove s'accende il Bat - segnale?
Ho bisogno di chiamare Batman. 

ADAMO