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Segnatevi questa data: 30 dicembre del 2024.
E anche quest’ora: mezzogiorno.
È una data importante, perché a mezzogiorno del 30 dicembre 2024 si farà la storia.
La Storia vera.
La Storia con la “S” maiuscola.
Perché quel giorno, a quell’ora, finiranno tutti i conflitti in Medio Oriente.

Tutti.

Ma proprio tutti.

In un attimo, Israele, Hamas, Hezbollah, Iran, Yemen, Libano, Siria, Iraq, Isis, curdi e movimenti separatisti minori metteranno fine alle ostilità.

E questo succederà a mezzogiorno del 30 dicembre 2024.

La Pace, finalmente, risplenderà.

E il Mondo conoscerà, per la prima volta, un capitolo di serenità mediorientale.

E adesso vi starete chiedendo: a chi si dovrà questa svolta epocale?

Chi scolpirà il suo nome nella Storia (sempre con la “S” maiuscola), quale pacificatore dei popoli?

A chi il Mondo dovrà dire grazie?

Forse al Papa?

No.

Forse al Grande imam della Moschea di al Azhar?

No.

Forse al segretario generale dell’Onu?

No.
Forse ad un gruppo di premi Nobel?

No.

Forse a Donald Trump?

No.

Forse ad Elon Musk?

No.

Forse a Barack Obama?

No.

Forse alla moglie di Barack Obama?
No.

Forse a Greta Thunberg?

No.

Forse a Facebook?

No.

Forse ad Instagram?

No.
Forse a James Bond?

No.

E allora a chi diremo grazie, per la fine di tutte le guerre del Medio Oriente?

Ve lo dico io: a Michele Raiola.

Perché sarà proprio grazie al più giovane consigliere comunale di Teramo, sull’utilità politica del quale mi sono più volte espresso, che avremo finalmente la pace.
E succederà a mezzogiorno del 30 dicembre 2024, quando l’ultimo Consiglio Comunale dell’Anno Sesto dell’era gianguidica, arriverà a discutere il quarto e ultimo punto.

Che sarà, appunto, lo storico ordine del giorno proposto da Michele Raiola: «Impegno per la Pace in Medio Oriente».

Riuscite ad intuirne l’immensa portata storica?

Riuscite ad immaginare cosa accadrà, in quelle martoriate terre, quando Raiola leggerà il suo ordine del giorno?

Riuscite a prevedere quale effetto avrà, su quelle popolazioni, il fatto che il Consiglio Comunale di Teramo abbia deciso di “impegnarsi” per la Pace in Medio Oriente?

Non conosco il testo di questa nuova raiolata, ma immagino che sia solo l’ennesimo - inutile - temino da terza media, che leggerà nel disperato tentativo di lasciare un segno vero, tangibile, della sua presenza consiliare.

Troppo ambizioso per limitare il suo interesse consiliare - come in suoi 132 elettori vorrebbero - ai problemi degli asfalti di Sardinara o dei lampioni di Forcella, dello sfalcio a Cavuccio o della differenziata a Colleminuccio, delle strade del centro strapisciate dai suoi coetanei o della costante emigrazione di quegli stessi coetanei, Michele Raiola di tanto in tanto riemerge dal silenzioso torpore della sua presenza consiliare, per ricordarci quante cose inutili abbia da dire.

L’ultima volta, ricordo, l’aveva fatto proponendo al Consiglio una mozione nella quale contestava il nuovo codice della strada, perché secondo il Raiolapensiero: «…limita pesantemente l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, prevedendo l’intervento del Ministero per la decisione circa la progettazione e realizzazione di piste ciclabili, ZTL, aree pedonali, aree di sosta nelle città…», parole di un consigliere di quella stessa Maggioranza, che è stata così limitata su parcheggi e piste ciclabili, che adesso ci ritroviamo con tutti i parcheggi cittadini pitturati di blu e quei cordoli terrificanti su via Po.

Pensavo che “la Pace nel Mondo” non fosse neanche più nelle aspirazioni delle Miss in cerca di una fascia, ma non avevo considerato il potere nullificante di Raiola.

Al quale, visto che oggi è Natale, voglio far dono di un’idea: se proprio sente il bisogno di parlare di guerra in Consiglio Comunale, lo faccia proponendo un ordine del giorno in cui comunichiamo alla nostra gemellata Rishon LeZion la rottura del gemellaggio, a causa del genocidio (così lo definisce l’Onu) a Gaza. 

Se vuole dare un segnale “politico” vero, serio, immediato, Raiola trovi il coraggio di chiedere la cancellazione di quel gemellaggio anche dai cartelli di ingresso in città.

Ma non lo farà, vedrete.

Cerca visibilità, non rogne.

Guardatelo, nella nostra foto, come sorride "fasciato" nel tricolore dalbertiano, in occasione di un evento al quale venne inviato in rappresentanza del Sindaco.
Già me lo vedo, archiviata l’inutilità della sua epifania pacifista del 30 dicembre, prepararsi alle prossime, fondamentali proposte, che possano impegnare il Comune nella soluzione di problemi quali la riduzione dei gas serra, la perdita della biodiversità, l’inquinamento degli oceani, la sovrappopolazione, l’apertura dell’Area 51 e i nuovi trattati tra la Federazione dei Pianeti Uniti e l’Impero Klingon.

Lunga vita e prosperità… e buon Natale.
ADAMO