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Assessora delegata a: 
POLITICHE AMBIENTALI, ALL’ECONOMIA CIRCOLARE, ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI E ALLA MOBILITÀ E AI TRASPORTI
Deve interessarsi di: Politiche ambientali, climatiche, energetiche e di sviluppo sostenibile; Mobilità, trasporti e transizione gestione TPL; Programmazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti
Voto 2024: non c’era
E’ arrivata in Giunta col rimpasto, in grande ritardo rispetto a quelli che molti (quorum ego) consideravano i tempi giusti del suo assessorato, e cioè nel Gianguido I.
Paga, nella mia pagella, il fatto di dover gestire deleghe che non le somigliano e che affronta, comunque, con una grande voglia di fare. Sarebbe stata, per indole, vocazione e trascorsi di vita e di professione, perfetta nella gestione del Sociale, ma le bislacche logiche gianguidiche dell'assegnazione delle deleghe, l'hanno destinata alle rogne dei rifiuti e della mobilità... vabbè, sulle logiche di formazione di questa Giunta non dirò altro, ho scritto spesso e poi, la presenza della Ciammariconi credo valga più di ogni altra possibile riflessione. 
Torniamo alla voglia di fare dell'assessora Cordone.
Una grande voglia di fare che, per ora, s’è vista soprattutto nella gestione dell’ambiente urbano, con l’avvio di lavori di riqualificazione di aree verdi pubbliche (anche se nei giardini Micheletti, a piazza Garibaldi, secondo gli agronomi le potature sono state uno scempio), ma che ancora non produce effetti sul trasporto pubblico urbano.
E’ vero, per esempio, che i lavori di piazzale San Francesco non dipendono da lei, ma mi sarei aspettato dall’assessore al trasporto pubblico (e quindi ai passeggeri trasportati) una netta posizione critica nei confronti delle oscene pensiline, così come credo che "gestione del ciclo dei rifiuti" non significhi svegliarsi all'alba per andare con gli operatori TeAm a rimuovere scarichi abusivi.
Anche per  questo in pagella paga qualcosa in termini di visibilità, perché la so capace di ben altra esposizione mediatica, ovviamente funzionale agli obiettivi da raggiungere. Ma siamo solo all’inizio, è assessora da appena otto mesi, c’è tempo. Sul discorso dei rifiuti, la sua sarebbe una sorta di delega alla TeAm, ma è una delega “monca”, sia perché la società in house del Comune vive di vita propria, sia perché sulle scelte per la Teramo Ambiente c’è sempre il Sindaco.
ADAMO