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Dopo quello dell’architetto che prende 80mila euro, ma è convinto di prenderne 15, e quello della progettazione che più s’allunga e meno costa, il terzo mistero della ciclabile teramana è un intreccio di coincidenze.
 Curiose. 

Pensate quant’è bislacca la sorte: il presidente nazionale della Fiab, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, quella che assegna le bandiere gialle dei Comuni ciclabili e che, il 14 luglio del 2022, ha nominato Teramo “Comune Ciclabile” è lo stesso architetto Alessandro Tursi che l’8 settembre dello stesso anno è stato incaricato di progettare il Lotto A della pista ciclabile, quello degli orrendi cordoli su via Po e via De Gasperi, con una parcella da 63mila euro.
Ed è ancora più curiosa la motivazione, visto che Teramo viene premiata dalla Fiab per «l’impegno nella promozione e nella realizzazione di infrastrutture e politiche a favore della bicicletta». 

Provo a fare una sintesi: il presidente della Fiab premia il Comune di Teramo perché realizzerà una pista ciclabile progettata dal presidente della Fiab.

Che coincidenza, vero?

Guarda a volte la vita quant’è bislacca.

Il consigliere comunale 
Franco Fracassa, che rappresenta l’Opposizione e quindi è per sua natura critico, nell’ultimo Consiglio ha ventilato l’ipotesi di un conflitto di interessi.
La maggioranza, ovviamente, ha respinto sdegnata: non sia mai!
Ma quale conflitto? Sono solo coincidenze…

Anche perché, nella determina che assegna all’Architetto Tursi, progettista del Lotto A, la somma di 63mila euro per lo studio di fattibilità, leggo che il responsabile del procedimento che ha seguito l’atto, Francesca Pavoni, ha rilasciato: «…dichiarazione di assenza del conflitto di interessi anche solo potenziale…».

Ripeto: anche solo potenziale. 

Evidentemente, tra le ipotesi del “potenziale” conflitto di interessi non rientra il fatto che il presidente della Fiab abbia premiato il Comune di Teramo perché realizzerà una pista ciclabile progettata dal presidente della Fiab.

E’ solo una coincidenza, no?

E si sa, le coincidenze non vengono mai da sole.

E infatti, fatta eccezione per Corropoli, dove l'architetto presidente non lo conoscono, in provincia di Teramo, i Comuni ciclabili sono anche:

- Alba Adriatica, dove è stato adottato il “biciplan” progettato - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi.


- Giulianova, dove sono state realizzate le “case avanzate” per le biciclette, cioè gli spazi in prima fila ai semafori, proposte - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi.
- Martinsicuro, dove è stato elaborato un Piano urbano della mobilità ciclistica, progettato - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi.
- Pineto, dove il Comune ha aderito alla zona 30, proposta - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi
- Roseto, dove il Comune ha aderito alla zona 30, proposta - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi
- Silvi, dove il Comune ha aderito alla zona 30, proposta - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi.
- Tortoreto, dove è stato adottato il “biciplan” progettato - coincidenza! - dall’architetto Alessandro Tursi.

Ripeto, si tratta solo di coincidenze.

Non di conflitti di interessi.
Neanche potenziali.
Pure e semplici coincidenze.

Come faceva la canzone?
Finché vedrai, sventolar bandiera gialla…

ADAMO