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paperox.jpgMi fa un lettore, incontrato ieri per strada, dopo la bella presentazione dell’ultimo libro di Serpentini: «Avevi scritto che la Ferri se ne voleva andare, invece sta ancora lì».

E’ vero, ha ragione: avevo scritto che l’assessora Ferri aveva deciso di tornare esclusivamente al suo lavoro da medico, lasciando le rogne dell’assessorato. 

Lo confermo.

La Ferri voleva andarsene subito dopo la chiusura del “caso Bonolis”, cioè una volta definita la transazione per “restituire” lo Stadio alla città, ma la sua uscita è stata rinviata perché il Sindaco, che certo non brilla per celerità in casi del genere, stava valutando l’ipotesi di avviare una verifica più ampia sullo stato della sua Giunta, magari con un minirimpasto. 

Ed è qui che tutto si incaglia, perché c’è da capire a chi spetti la poltrona dell’assessora Ferri, che è stata eletta nelle fila di Bella Teramo, la lista dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Cavallari, premiato dai cittadini teramani con un seggio in Regione quale ringraziamento per tutti i lavori pubblici avviati in città (lo cogliete il sarcasmo, vero? Se non lo cogliete siete uno degli elettori di Giovanni Cavallari), ma poi si è platealmente allontanata dalla corte di Johnny, per consegnarsi alla gianguideria pura.
Da qui, l’amletico dubbio: la poltrona della Ferri spetta a Bella Teramo o alla libera scelta gianguidica?

Non ha dubbi Giovanni Cavallari che, sollevando per un attimo la testa dal suo compito impegnativo, cioè firmare i comunicati di Sandro Mariani, fa sentire la sua voce al Sindaco, rivendicando quel posto in Giunta.
E ha anche un nome già pronto, che - a sorpresa (lo dico per fare scena, ma non c’è nulla di sorprendente) - non è quello del suo capogruppo Massimo Varani, in caduta libera dopo l’ultima esibizione consiliare, né quello della bella e cortese Anastasia Liouras o della giovanissima Lorenza Contrisciani, ma quello di un fedelissimo di Cavallari: Maurizio Sciamanna. 

Un assessore esterno, dunque, per avere il quale Cavallari sembra disposto anche ad aprire una crisi di Giunta, minacciando ancora una volta di passare all’appoggio esterno, tenendo sulla brace il Sindaco in ogni Consiglio. 

Ai partiti della gianguideria, la situazione non piace, sia perché Cavallari viene considerato un “miracolato” che, visto l’appoggio ricevuto dal Sindaco in campagna elettorale, dovrebbe accontentarsi e farsi da parte, sia perché Sciamanna non viene considerato meritevole di un posto in Giunta.
Nulla di personale, per carità, il giudizio è politico, anzi: elettorale, visto che Maurizio Sciamanna detto “Mauz” (così c’era scritto nel manifesto elettorale) si è candidato tre volte al Comune, nel 2014 col Pd e prese 137 voti, nel 2018 con Bella Teramo e ne prese 130 e sempre con Bella Teramo nel 2023 con il gratificante risultato di 68 preferenze, tredicesimo della lista.
Evidentemente, la visibilità offerta dalla vetrina di Teramo Comix, manifestazione della quale è tra gli organizzatori, non gli ha giovato… magari gli sarebbe andata meglio se si fosse candidato con Bella Gotham del capolista Batman o con Bella Metropolis dell’assessore Superman, invece rischia di fare la fine di Paperoga, trombato con Bella Paperopoli. 

ADAMO