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DRAGONELe recenti affermazioni del presidente di Confindustria, il quale ha dichiarato nel corso del programma  In mezz'ora di Lucia Annunziata che il PNRR dovrebbe essere riscritto, avrebbero dovuto a rigor di logica far saltare sulle rispettive sedie i politici, gli imprenditori e i giornalisti di tutta Italia. Se n'è parlato, invece, quasi come d'una boutade, senza considerare che il principale scopo (verrebbe da dire quasi la ragion d'essere) dell'attuale governo “tecnico” è precisamente quello di risollevare l'Italia dallo stato di prostrazione in cui è stata gettata anzitutto con le norme anti Covid, quindi perlopiù dal governo stesso. In altre parole, mese dopo mese ci è stato ripetuto che la presenza di Draghi al posto di un premier eletto dai cittadini sarebbe indispensabile per garantire il buon esito di un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che non solo non è mai partito, ma non ha ancora visto realmente la luce.                                       Al contrario: dopo un tempo ingiustificabile di attesa, nel corso del quale il governo continuava a varare misure catastrofiche per l'economia del Paese con la motivazione dell'emergenza a partire dal “Super Greenpass”, questo miracoloso piano con cui chi ha gettato la nazione nel baratro dovrebbe rialzarla è addirittura "da riscrivere".         E a dirlo non è un “No-Vax” inferocito, un fascista assetato di sangue o un complottista nemico del Nuovo Ordine Mondiale, bensì il numero uno di Confindustria.                                                                                                                E' quindi ufficiale che SuperMario, che con le misure draconiane concertate con il ministro della Salute Roberto Speranza, ha certamente danneggiato tutti i settori della vita pubblica con un fallimento tanto clamoroso che non si è registrato neppure un concreto aumento delle vaccinazioni, non è riuscito a compiere la missione per la quale ci era stato affibbiato, come al solito da dieci anni a questa parte, al posto d'un presidente votato dal popolo italiano.                                                                           Le osservazioni di Bonomi non sono prive di fondamento, specialmente se le si collega al rincaro energetico che secondo lo stesso ministro Cingolani, in relazione all'aumento della benzina, contiene un forte elemento speculativo.                     Tuttavia il governo, anziché provvedere urgentemente a riformare le accise sulla benzina che aumentano dal 1935, ha varato un pacchetto di sanzioni contro la Russia che, come sottolineato dallo stesso presidente di Confindustria, prevedono 490 interventi a fronte dei 16 varati dal Regno Unito, con le prevedibili conseguenze anzitutto sul prezzo del gasolio, che pagheranno tanto le imprese quanto i cittadini. Non solo: sembra che l'unica urgenza sia la riforma del Catasto con la quale gli italiani potrebbero arrivare a vedere raddoppiate, se non triplicate, le tasse sulla casa grazie a un provvedimento che è ben peggiore d'una patrimoniale, poiché tali aumenti non avverranno in base al censo ma, di fatto, al Comune di residenza.     Come se non bastasse, si aggiungono le spese militari. L'esecutivo infatti, anziché incentivare i negoziati e la diplomazia per il bene di tutti, ha pensato bene di affiancare alle sanzioni l'invio di armi agli ucraini che, se da un lato possono solo inasprire il conflitto in corso, al tempo stesso non fanno che accrescere il rischio di scatenare una guerra civile in una nazione già divisa e piagata dall'estremismo. Insomma, ci avevano detto che il governo Draghi serviva a risollevare l'economia e l'ha affossata, a rassicurare i mercati e li fa scappare, a far vaccinare gli italiani e ha solo calpestato la Costituzione per discriminare quelli che hanno scelto di non farlo, senza per questo accrescere in modo significativo il numero dei vaccinati...

Sorge quindi spontanea una domanda: ma il governo Draghi, esattamente, a che serve?

Vincenzo di Nanna