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ALESSIADIFERDINANDOAll’inizio ci si presenta.
Mi chiamo Alessia Di Ferdinando, ho 45 anni e sono un medico, un ginecologo.
La scelta di fare il medico è antica; ero una gran sognatrice sin da bambina e avevo lo sguardo sempre rivolto in alto, mi affascinavano il cielo e le stelle, così pensai che avrei fatto l’astronomo, ma già da bambina, se pur il mio naso era puntato in alto i miei piedi erano ben piantati a terra, così pensai che sarebbe stato sciocco studiare le stelle se poi non avevo nemmeno idea di come fosse fatto il corpo umano, di cosa fosse composto e a quali regole obbedisse, non mi restava scelta quindi: avrei dovuto studiare medicina.
Allora non ero mossa da una ‘’ missione da svolgere’’, non mi interessava affatto curare le persone, probabilmente non avevo nemmeno una chiara idea dell’esistenza delle malattie e figuriamoci della loro cura: dovevo solo sapere, conoscere, cominciando da me stessa, frequentavo le scuole elementari e già allora avevo segnato il mio destino.
Il mio lavoro lo amo, visceralmente, altrettanto visceralmente a volte lo odio, perché ti prende tanto, forse troppo, perché il camice non riesci a togliertelo mai, nemmeno quando sei in costume da bagno.
Un’altra mia passione è sempre stata la scrittura, passione che nasce da una costola della lettura, altro grande amore della mia vita.
Leggo tantissimo da sempre, divoravo romanzi, saggi e tragedie; i libri erano come una droga, una volta aperti non riuscivo più a staccarmene, dovevo leggerli tutto di un fiato.
Leggere è bellissimo, ti arricchisce da ogni punto di vista, ti permette di sognare, ti permette di essere chiunque e guardare qualunque posto per qualche centinaio di pagine.
Leggere mi piace perché ti porta ovunque e ti fa essere chiunque, leggere ti rende libero, ti arricchisce, ti fa sognare
A 15 anni lessi il libro che mi cambiò la vita: Un Uomo, di Oriana Fallaci, non avendo idea di chi fosse lei e di cosa trattasse il romanzo.
‘’Un Uomo’’, mi fece innamorare due volte: del modo di scrivere della Signora Fallaci, e di Aléxandros Panagoùlis, un rivoluzionario, un uomo libero, morto libero proprio in segno di quella libertà di cui oggi è simbolo, un eroe, oggi si dice eroe: ma qualcuno ringrazia mai gli eroi quando sono ancora in vita? Si sforza di schierarsi dalla loro parte? ‘’ Zi- zi-zi’’ (‘’ vive vive vive’’): non dimenticherò mai quell’inizio.
Grazie alla Fallaci, al suo racconto, capii chi sarei stata o quanto meno chi sarei voluta essere: una persona vera, onesta, leale, che lotta per quello in cui crede, che difende qualunque causa giusta, anche se persa, che non si schiera mai dalla parte del più forte, ma da quella del più giusto.
Sarei stata una con tante ferite sulle ginocchia ma con lo sguardo sempre alto e la spada sempre pronta a iniziare una nuova battaglia.
Oltre alla medicina e alla lettura amo, anzi adoro, gli animali, tutti, indistintamente e infatti ho smesso di mangiarli grazie ad un opuscoletto ricevuto da bambina a casa in cui si parlava della vita, non degna di essere definita tale, dei polli ‘’da batteria’’.
Vivo con tre gatti, ma se potessi mi porterei a casa qualunque creatura bisognosa: gli animali li vedo indifesi, non hanno parola, ma parlano con gli occhi e spesso capisco più i loro sguardi che mille parole di certi uomini, sogno un mondo che li rispetti, siamo ancora lontani da questo…
Oltre alla medicina, alla lettura, agli animali, amo fare sport, mi piace pensare che questo contenitore invecchierà inesorabilmente, ma credo che abbiamo il compito di farlo nella maniera migliore possibile; con la scusa del recipiente da mantenere bene cammino e corro come Forrest Gump, e sono i momenti in cui finalmente siamo solo io e il mare e ne approfitto per fare le ‘’migliori pensate’’, i ‘’ più bei sogni’’.
Non smetterò mai di sognare, non smetterò mai, nel sogno posso alleggerirmi di tante tristi realtà: nel tempo del sogno stesso e nella continua speranza di poter cambiare qualcosa, realizzare cio’ in cui credo fermamente.
Non sono una chiacchierona, piuttosto una osservatrice e se sto qui a presentarmi è perché mi è stata offerta questa rubrica, mi è stata data carta bianca ed ho accettato.
‘’Dell’amore e di altri demoni’’: non ho un tema da seguire, so solo che conoscendomi parlerò di sentimenti, di cose belle, dal cibo alla moda, alla medicina, alla cronaca , scriverò di emozioni, che amo condividere, a volte polemizzerò, senza troppe riverenze, perché non sono capace di usare mezze frasi e mezze parole.
Mi auguro di riuscire a trasmettere qualcosa a chi mi leggerà, perché condividere, dare, emozionare, credo sia la cosa più bella che possiamo fare, forse il principale scopo del nostro rapido passaggio tra le pagine dell’eternità…

Alessia Di  Ferdinando