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ALESSIADIFERDINANDO

Antipopolare, mi accingo, lo so, a scrivere qualcosa che non piacerà, darà fastidio e urterà ben-pensanti e non-pensanti, ma tant’è e vado avanti.

Annaspiamo da giorni dell’oceano di articoli su fatti di cronaca che hanno alla

base episodi di violenza inaudita su una povera capretta prima e sull’orsa Amarena dopo.

Da animalista sono rammaricata e triste, vergognosa di appartenere a questa specie che sta rendendo la terra un inferno per gli animali, violentandoli, torturandoli, umiliandoli, estinguendoli. 

Se poi non bastasse, aggiungo, da   ieri l’Islanda ha riaperto la caccia alla balena… e chi più ne ha più ne metta.

Sgomenta penso a cosa possa portare

dei ragazzi a prendere a calci un cucciolo indifeso, le cui grida di dolore ricordano anche quelle dei bambini, rabbrividisco alla reazione  del signore che vede Amarena  e le spara alle spalle, spara al simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo ( che ricordiamoci è un orso) spara a uno dei 60 e pochi altri,  esemplari rimasti, spara ad una mamma, alle spalle e oltre a Amarena  colpisce noi Abruzzesi, forti e gentili, che ci siamo distinti sempre per la

politica di convivenza e integrazione con le speci selvatiche in via di estinzione come

orsi e lupi, ci fa cadere a terra sanguinanti i sorrisi mente ammiravamo  Amarena  che passeggiava per i paesi del parco con cuccioli al seguito, spara e uccide la speranza di riuscire ad essere umani e non solo uomini…

Ma oggi non scrivo di Amarena  e della capretta , ne prendo spunto solo per fare un’altra considerazione, quella scomoda

di cui parlavo all’inizio.

Ho visto sgomento e rammarico condiviso, grida sui social e cortei organizzati, minacce ai beceri individui che hanno commesso questi atroci reati, ma a mio avviso, scusatemi,esiste una grossa  ipocrisia in queste grida di dolore e rabbia e ora vi dico il perché, se non vi offendete prima.

Chi sta urlando vendetta si professa amante degli animali, certamente, ama la

capretta e l’orso e ama il lupo e il cerbiatto, ama il cane e ama il gatto… forse anche le balene, poveri giganti, che da oggi verranno ancora cacciate e magari estinte… e gli altri animali?

Magari mentre scrivono giustizia per Amarena mangiano un panino col prosciutto … e sono giunta al dunque. 

Perché gli amanti degli animali fanno finta di non sapere  che quello che hanno nel piatto è frutto di violenza  inaudita , dolore , paura?

Perché la gallina e il vitello hanno

meno valore della capretta?

Non e’mia volontà ora parlare di dieta e di inutilità dell’assunzione di alimenti di derivazione animale, non voglio violentarvi ancora con i racconti dei lager degli allevamenti e di che barbarie siano; in qualche modo dico che la sofferenza della capretta e di Amarena  sono durate poco a confronto con la

vita non meritevole di essere definita tale degli animali da allevamento.

Ieri il caro Antonio D’Amore  scriveva proprio questo: vi sareste mai sognati di strappare le ali di una farfalla? Immagino di no… ma

quante volte avete schiacciato uno scarafaggio?

Risponde quindi a canoni estetici la dignita’, il diritto al rispetto? il valore della vita?

Io non mangio carne da una vita oramai ma solo recente, purtroppo, e’ la  considerazione di quanto sia inutile anche essere vegetariani, perché forse l’industria del latte e delle uova e’

ancora più crudele di quella della carne.

Rammento o metto a conoscenza, tanto per dirne una, che la mucca non produce latte in quanto mucca ma in quanto mamma, e lo fa perché continuamente le si strappano i figli in questa via crucis di gravidanze, vitellini allontanati e macellati e latte ad uso nostro, che non ne abbiamo bisogno, perche nessuna specie ha bisogno di latte dopo lo svezzamento e tanto meno di latte eterologo.

Lo ho capito tardi purtroppo ma finalmente professo l’antispecismo per cui non esistono animai di serie a e b, i miei regali gatti non valgono meno di ogni essere vivente che facciamo nascere  e alleviamo solo a nostro uso e consumo e nella maniera più crudele possibile, che quasi i calci alla capretta e la fucilata a Mirtilla appaiono gentili a confronto.

Per carità io sono sgomenta, non sono riuscita a guardare il video dei calci di quei balordi a quel povero cucciolo, farei giustizia a Amarena con le mie mani e questa è solo una considerazione sul fatto che siamo talmente abituati a trovare cadaveri nel piatto, a vestircene, a usarli per sperimentazioni di ogni genere da non ritenerli nemmeno esseri viventi, ma mi piace ricordare che lo sono e che noi potremmo con un piccolo impegno di cui si beneficerebbe soprattutto la nostra salute iniziare a mettere fine al massacro silenzioso e continuo degli animali, anche di quelli di serie z. Con questo non voglio togliervi il diritto a manifestare per Mirtilla e la capretta, per le balene e per il lupo , fatelo e fatelo con rumore, il più rumore possibile, ma magari iniziate almeno a sospirare per tutti quei poveri esseri viventi della cui morte non piangete mai, perché forse siete talmente abituati a considerarli “ fettine e polpette” che dimenticare che avevano un cuore che pulsava alla vostra stessa frequenza, bene o male…

Non si può mangiare qualcosa che ha avuto un volto, non si può, non si deve…

Ad maiora.

ALESSIA DI FERDINANDO