Dodici appartamenti dismessi e quattro aree inedificate, è questo il “lotto unico” di via Piave, che da oggi l’Ater di Teramo ha posto in vendita, con un avviso pubblico che segue tutto l’iter procedurale seguito dalla Presidente Maria Ceci, che ha voluto dare il massimo impulso all’operazione, che segna anche e forse soprattutto la riqualificazione di un’area che, da qualche decennio, rappresenta un vulnus nel tessuto urbano.
“Le casette di Via Piave sono state costruite negli Anni ‘40 e hanno rappresentato, per molti anni, la prima risposta da offrire a chi si trovava in un momento di grave difficoltà abitativa - spiega la presidente Ceci - si trattava delle cosiddette case parcheggio, che nello scorrere degli anni hanno subito, inevitabilmente, un costante degrado, tanto da renderle via via inutilizzabili, anche grazie ad un attento piano di trasferimenti degli occupanti, con la costruzione di nuovi alloggi”.
Così, nel tempo, si è provveduto alla progressiva chiusura delle “casette”, che sono state letteralmente tombate con opere murarie, restando dal 1997 mute testimonianze di un’epoca ormai passata.
Adesso, quelle casette, grandi 46metri quadrati l’una, vanno all’asta, in vista di una successiva demolizione per la riqualificazione di tutta l’area di via Piave, che ricomprenderà anche quattro aree non edificate, sempre di proprietà dell’Ater.
La base d’asta è di 363.335 euro, tutti i dettagli della gara sono pubblicati, da oggi, martedì 15 marzo, anche sul sito istituzionale dell’Ater di Teramo.