Non si ferma l’azione dell’Ater di Teramo, in favore delle famiglie colpite dal terremoto e costrette a rinunciare alle proprie abitazioni. Sfruttando le possibilità offerte dalla Legge Regionale, che consente l’acquisizione di immobili ad uso abitativo, in favore della popolazione colpita dagli eventi sismici, infatti, la presidente Maria Ceci ha portato a conclusione l’iter per l’acquisto totale di una palazzina di dodici appartamenti ad Ancarano.
Alle sette unità immobiliari, già entrate mesi fa nel patrimonio dell’Ater di Teramo, infatti, si sono aggiunte oggi le ultime cinque, cosi come deliberato dal Consiglio di Amministrazione, che ha approvato un investimento da 944 mila euro.
L’acquisto di una intera palazzina, di dodici appartamenti, significa per una realtà come quella di Ancarano, la vera e propria ricostituzione di un frammento di realtà urbana, la compiuta composizione delle tessere di un puzzle sociale che il terremoto aveva disperso.
«Si tratta, per noi, di un momento di sincera soddisfazione - commenta la presidente Maria Ceci - perché possiamo offrire alle famiglie di Ancarano, che hanno conosciuto la pecarietà della vita da sfollati, una soluzione che non vuole essere provvisoria o temporanea, ma destinata a farsi nuovo orizzonte familiare».
Quella di Ancarano, ovviamente, non è l’ultima delle acquisizioni che l’Azienda sta gestendo, così come di pari passo procede l’iter per l’adeguamento sismico o la ricostruzione degli immobili colpiti dalle scosse del devastante terremoto del Centro Italia.
Scopo del management di via Roma, infatti, è quello di lavorare perché tutti gli sfollati teramani, abbiano finalmente una risposta alla loro domanda di stabilità abitativa, nella logica della creazione di quello che la stessa presidente Ceci ama definire: «Non un posto nel quale abitare, ma una casa nella quale vivere»