Era stato definito un “progetto pilota”, quello dell’edificio Ater di via Ferrari 22/24 a Montorio al Vomano, in virtù di quella scelta di attivare un “procedimento complesso” che si declinava poi nella volontà di “innestare” il superbonus su un cantiere della ricostruzione, realizzando così una progettazione complementare ed estremamente funzionale, destinata ad essere realmente risolutiva, fino alla restituzione alle famiglie di un’abitazione ricostruita ed efficientata.

Quella restituzione, è cominciata.

A conferma della validità di una scelta innovativa e coraggiosa, infatti, l’Azienda ha avviato in questi giorni la riconsegna degli alloggi.

“Avevamo detto di considerare questa una scommessa - commenta il presidente dell’Ater di Teramo, Maria Ceci - e possiamo dire con sincera soddisfazione che è stata una scommessa doppiamente vinta, sia per quello che riguarda la gestione dell’iter complesso, con l’innesto del superbonus su un edificio già oggetto dei lavori di un cantiere per la ricostruzione post sisma, sia per quello che riguarda i tempi dei lavori”.

Quelle che verranno riconsegnate ai cittadini, sono le chiavi di alloggi non solo sicuri, perché migliorati in tutti gli indici di resistenza sismica, ma anche efficientati con tutte le soluzioni previste dal superbonus. “Amiamo ripetere che il nostro impegno, in questa delicata fase storica - conclude il presidente Maria Ceci - è quello di poter restituire alle famiglie non un luogo nel quale abitare, ma una casa nella quale vivere.