Le organizzazioni sindacali teramane annunciano lo stato di agitazione dei precari della Ruzzo Reti. Quasi cento lavoratori a tempo determinato ai quali il 1° aprile scadrà il contratto. Ieri si è tenuta un’assemblea, al termine della quale, i rappresentanti di Cgil, CIsl e Uil hanno annunciato lo stato di agitazione. “L’azienda - spiegano i sindacati - ha proposto la riduzione del personale o, in alternativa, una riduzione dell’orario settimanale pari al 40%, ma si tratta di soluzioni egualmente inaccettabili per i lavoratori”.
Da parte sua, l’azienda, nel ricordare come l’inserimento di un così alto numero di precari si sia determinato, dieci anni fa, a causa del blocco dei concorsi dovuto alla situazione economica della società, spiega che il percorso di risanamento dei conti, che sta producendo significativi risultati, consente - in virtù di un calcolo elaborato sulle tariffe - di utilizzare un numero di precari non superiore a 70. La proposta di riduzione dell’orario è dunque il tentativo di salvare tutti i posti di lavoro.
I sindacati intanto hanno avviato la procedura di raffreddamento in prefettura.