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In occasione della trentesima giornata mondiale dell’acqua, è stato pubblicato il “rapporto delle Nazioni Unite sullo sviluppo mondiale dell’acqua 2022”, dedicato quest’anno alle acque sotterranee. Inquinamento, sovrasfruttamento, ma anche le guerre stanno diventando sempre più delle minacce per una delle nostre risorse più preziose: l’acqua potabile. Per questo - dice l’Onu - la scelta dei sistemi di tubazioni può contribuire notevolmente a ridurre molti dei rischi relativi alla sua salvaguardia. Nel 1992 fu istituita la prima giornata mondiale dell’acqua, in seguito al primo summit sulla Terra tenutosi a Rio de Janeiro. Questa ricorrenza fa parte dell’”Agenda 21”, un insieme di direttive messe in campo per poter raggiungere uno sviluppo completamente sostenibile entro la fine del XXI secolo. Per il 2022 il tema lanciato è dedicato alla salvaguardia delle acque sotterranee, che rappresentano il 99% dell’acqua dolce allo stato liquido presente sul nostro pianeta, nonché la fonte del 25 % di tutta l’acqua utilizzata dagli esseri umani. l’obiettivo delle Nazioni Unite è “Liberare l’immenso potenziale delle acque sotterranee oggi e proteggere la risorsa per domani”, come recita il titolo del report 2022 realizzato dall’UNESCO, per fare il punto della situazione sulle risorse idriche mondiali. Le acque sotterranee rappresentano una risorsa preziosa sia per lo sviluppo socioeconomico, sia per assicurare delle adeguate scorte idriche contro i sempre più minacciosi cambiamenti climatici. Nonostante la loro preziosità e i benefici diretti e indiretti che ne possiamo trarre, le acque sotterranee non vengono correttamente prese in considerazione, soprattutto non sono messi in campo degli adeguati sforzi per proteggerle e preservarle. La prima regola è “condotte sicure”. Oltre all’utilizzo troppo intensivo delle acque sotterranee, abbiamo anche un’altra notevole minaccia: l’inquinamento delle falde causato dalle perdite degli impianti o dal riversamento di materiali inquinanti utilizzati sia in agricoltura, sia nelle industrie. Troppo spesso, infatti, i raccordi e le tubazioni sono obsoleti, poco manutenuti, e rischiano di creare pericolose infiltrazioni. Potenziare le condotte e rinnovarle è l’indicazione dell’Onu. In questa ottica assume grande valore il progetto di POTENZIAMENTO DELL'ACQUEDOTTO DEL RUZZO CON REALIZZAZIONE CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE”, l’opera da 18 milioni di euro che il Ruzzo ha varato, sulla costa teramana, con la creazione di una nuova, modernissima condotta destinata al completo soddisfacimento delle esigenze della popolazione dei comuni rivieraschi di Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro. I lavori prenderanno il via tra la fine di settembre e ottobre e, con questa nostra rubrica “Storia d’acqua”, certastampa li seguirà passo passo.