Perché un progetto come quello del “POTENZIAMENTO DELL'ACQUEDOTTO DEL RUZZO CON REALIZZAZIONE CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE” è importante?
Perché quest’opera da 18 milioni di euro che il Ruzzo ha progettato e per la quale si stanno per aprire i cantieri, diventa strategica?
Perché la realizzazione di una nuova linea acquedottistica da Giulianova a Martinsicuro, significa così tanto?
Tutte domande alle quale ha dato una risposta, indirettamente, l’Istat, pubblicando il rapporto sull’acqua in Italia. Un rapporto dal quale si evince che: «Rispetto al 2018, i volumi immessi in rete si sono ridotti di oltre il 4%, i volumi erogati dell’1,6%. Le variazioni in serie storica del valore degli indicatori possono dipendere da effettivi mutamenti nella dotazione idrica, ma anche da modifiche nei criteri di calcolo dei volumi consumati ma non misurati al contatore, oltre che da cambiamenti demografici o variazioni nello stile di consumo. La pandemia da Covid-19 potrebbe aver generato modifiche nei volumi movimentati nel 2020, anche se è difficile individuare un rapporto diretto di causa-effetto. In alcuni capoluoghi a forte vocazione turistica, come Rimini e Venezia, si è comunque registrata un’importante riduzione dei volumi erogati di circa il 15%. Anche l’intensità dell’erogazione dell’acqua è fortemente eterogenea sul territorio, raggiungendo il massimo nei capoluoghi del Nord (256 litri per abitante al giorno), per poi ridursi gradualmente al Centro (231 litri), al Sud (221) e raggiungere il minimo nelle Isole (194). Un volume erogato pro capite basso non è sempre sinonimo di consumo sostenibile, soprattutto quando si adottano misure di razionamento dell’acqua. Dalla Rilevazione Dati ambientali nelle città risulta che, nel 2020, in 11 capoluoghi di provincia/città metropolitane, tutti nel Mezzogiorno, sono state adottate misure di razionamento, attraverso la riduzione o la sospensione dell’erogazione agli utenti, con caratteristiche diverse sulla durata e sui residenti coinvolti. Ed è proprio nel Sud e nelle Isole che si rilevano le più alte quote di famiglie che lamentano irregolarità nell’erogazione dell’acqua».
La riduzione del servizio o, addirittura, il razionamento, sono lo specchio evidente di un rischio che non possiamo e non dobbiamo correre, ma che si può evitare solo con una attenta programmazione dei lavori di efficientamento delle reti. Per questo, il progetto di “POTENZIAMENTO DELL'ACQUEDOTTO DEL RUZZO CON REALIZZAZIONE CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE” è molto più che importante.