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Siamo ormai alla vigilia degli scavi. Si stanno tenendo negli uffici della RuzzoReti, infatti, gli incontri con le aziende aggiudicatarie dei lavori progetto “POTENZIAMENTO DELL'ACQUEDOTTO DEL RUZZO CON REALIZZAZIONE CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE”, un intervento da 18 milioni di euro, destinato a cambiare completamente il sistema di rifornimento dei Comuni di Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro. Si sta dunque stabilendo la roadmap, che segnerà i tempi di scavo e di posa in opera della nuova conduttura, progettata con criteri moderni e materiali all’avanguardia, per prevenire soprattutto quelle dispersioni che sono il grande male delle reti idriche italiane. Ed è - come richiamato dall’Onu, un impegno fondamentale, quello della conservazione dell’acqua. Perché la sua disponibilità non è infinita, è una risorsa limitata, e questo è causa di una serie di criticità su scala locale e mondiale.
Non va mai dimenticato che:
l’acqua ricopre circa il 70% del pianeta
le acque dolci costituiscono solo il 2,5% di questo 70%
l’acqua dolce disponibile per l’uso umano è, però, solamente lo 0,6% di tutta l’acqua dolce (la restante è intrappolata nei ghiacciai e nei nevai)
il 12% della popolazione mondiale (inclusi gli europei) consuma l’85% della sua acqua totale; mentre la maggior parte della popolazione mondiale non ha accesso a risorse idriche adeguate
il 25% circa della popolazione mondiale (circa un miliardo di persone su 6,8 miliardi totali di abitanti della Terra) non ha accesso all’acqua potabile: 1,8 miliardi di persone utilizza fonti contaminate.
Nell’ultimo secolo il consumo di acqua è più che raddoppiato rispetto ai tassi di crescita della popolazione. Le risorse idriche vitali in molti paesi sono sottoposte ad un elevato stress idrico fisico a causa degli effetti combinati dell’aumento della popolazione globale, dell’impatto dei cambiamenti climatici e dei cambiamenti degli stili di vita.
Tutte le attività economiche dipendono dall’acqua (agricoltura, industria, manifatturiero…) e molte ne sprecano e consumano troppa.
Secondo le Nazioni Unite, nel 2030 centinaia di milioni di persone continueranno a non avere accesso all’acqua potabile, ad avere servizi igienico-sanitari inadeguati; inoltre la domanda di acqua dolce supererà l’offerta.
Proteggerla, è un dovere