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In occasione dell’avvio del progetto di potenziamento dell'Acquedotto del Ruzzo, con la REALIZZAZIONE della nuova CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE”, l’ intervento da 18 milioni di euro, destinato a cambiare completamente il sistema di rifornimento dei Comuni di Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro, Certastampa in collaborazione con la Ruzzo reti ha dato il via alla pubblicazione di una rubrica, “storia d’acqua” che mira anche a diffondere una cultura dell’uso razionale dell’importantissima risorsa.
Nella puntata di oggi, e nelle XXX che seguiranno, approfondiamo il tema delle politiche europee.

La direttiva sulla protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento e dal deterioramento stabilisce criteri specifici per valutare il buono stato chimico delle acque sotterranee, per individuare significative e durature tendenze all'aumento e per determinare i punti di partenza da utilizzare per l'inversione di tendenza. Tutti i valori di soglia per le sostanze inquinanti (ad eccezione dei nitrati e dei pesticidi, per i quali i limiti sono stabiliti da una specifica normativa dell'UE) sono fissati dagli Stati membri.
La direttiva riveduta sull'acqua potabile del 2020 definisce norme di qualità essenziali per le acque destinate al consumo umano. Impone agli Stati membri di monitorare regolarmente la qualità dell'acqua destinata al consumo umano, utilizzando un metodo che preveda l'istituzione di punti di campionamento. Gli Stati membri hanno la facoltà di includere requisiti supplementari specifici per il proprio territorio, purché ciò si traduca nell'imposizione di requisiti più rigorosi. La direttiva prevede altresì l'obbligo di informare regolarmente i consumatori. Inoltre, la qualità dell'acqua potabile deve essere oggetto di notifica alla Commissione ogni tre anni. La direttiva riveduta è stata proposta dalla Commissione il 1° febbraio 2018, in risposta all'iniziativa dei cittadini dal titolo "Right2Water" (L'acqua è un diritto), e sostituisce la precedente direttiva del 1998. La revisione della direttiva ha aggiornato le norme di sicurezza vigenti e ha migliorato l'accesso all'acqua potabile sicura, in linea con le più recenti raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità. Ha rafforzato altresì la trasparenza per i consumatori in merito alla qualità e all'approvvigionamento di acqua potabile, aiutando così a ridurre il quantitativo di bottiglie di plastica e aumentando la fiducia dei consumatori nei confronti del consumo dell'acqua di rubinetto. La verifica della sicurezza dell'acqua, basata sul rischio e condotta in tutta l'UE, contribuirà a identificare e affrontare gli eventuali rischi esistenti per le risorse idriche nella fase di distribuzione.