In occasione dell’avvio del progetto di potenziamento dell'Acquedotto del Ruzzo, con la REALIZZAZIONE della nuova CONDOTTA LITORANEA ADDUTTRICE”, l’ intervento da 18 milioni di euro, destinato a cambiare completamente il sistema di rifornimento dei Comuni di Giulianova, Tortoreto, Alba Adriatica e Martinsicuro, Certastampa in collaborazione con la Ruzzo reti ha dato il via alla pubblicazione di una rubrica, “storia d’acqua” che mira anche a diffondere una cultura dell’uso razionale dell’importantissima risorsa.
Nella puntata di oggi, e nella prossima, approfondiamo il tema delle politiche europee.
La direttiva sulle acque di balneazione è intesa a migliorare la salute pubblica e la protezione ambientale mediante disposizioni per il controllo e la classificazione (in quattro categorie) delle acque di balneazione, nonché a informare i cittadini al riguardo. Nel corso della stagione balneare gli Stati membri sono tenuti a prelevare campioni delle acque di balneazione e controllare la concentrazione di almeno due batteri specifici una volta al mese e presso ciascun sito di balneazione. Essi sono inoltre tenuti ad informare i cittadini mediante "profili delle acque di balneazione" che comprendono, ad esempio, informazioni sul tipo e sulle fonti di inquinamento che influiscono sulla qualità delle acque di balneazione. Per informare il pubblico della classificazione delle acque di balneazione e di ogni eventuale divieto di balneazione è impiegato un simbolo standard. La Commissione e l'Agenzia europea dell'ambiente pubblicano ogni anno una relazione di sintesi sulla qualità delle acque di balneazione.
La direttiva sugli standard di qualità ambientale stabilisce i limiti di concentrazione per 33 sostanze prioritarie che presentano un rischio per l'ambiente acquatico, o trasmesso attraverso quest'ultimo, a livello dell'UE e per altre 8 sostanze inquinanti presenti nelle acque superficiali. In occasione di una revisione sono state aggiunte 12 nuove sostanze all'elenco esistente ed è stato introdotto l'obbligo per la Commissione di istituire un elenco aggiuntivo di sostanze per le quali è necessario il monitoraggio in tutti gli Stati membri ("elenco di controllo") allo scopo di favorire future revisioni dell'elenco delle sostanze prioritarie.