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CAPUANOPOESIACORALESETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA

Poeta: GAETANO CAPUANO

da "Supra i paloriâiugiadiscrivutu" di Gaetano Capuano, in "'Ncàliancàlia", (Associazione Famiglia Agirina Milano 2017)

Supra i paloriâiugiadiscrivutu

Supra i paloriâiugiadiscrivutu

emiuscaririfunnu

dicust'atri quattrucusuzzi

Iddi, i mî 

sànuessirivirrina

ivuòstri e chiddi di l'avutri

tra d'iddi su' iucaluòri

ipalori…

su' stizzusinguttumanu

tiranu l'aricchi

astruppianu sparti 

Quannu tiri a cu' miri 

enzièrti a cu' nun vidi 

ausumbasciati ô talefunièddu

senzavirgulintirrucativi

e punti fermi…

quantuncumprinsioni

straviamiènti

Si mìsiniuruntoiancu

vànu a ddabbanna ê cincusiènsira

- si capisci - 

vidunutoccanusentunu

çiaranu, si assapuranu

mamidemma si sciarrianu

siccarizzanu, si vasanu

e si rrittunu

Una supra l'avutra

fànumacaril'amuri…ipalori

TRADUZIONE DELL’AUTORE

Sulle parole ho già scritto 

Sulle parole ho già scritto 

e con il mio sbirciare profondo 

dico queste altre piccole cose. 

Loro, le mie 

sanno essere trivella 

le vostre e quelle degli altri 

tra di loro sono giocherellone 

leparole…

sono biliose, importunano 

tirano le orecchie 

fanno male inoltre. 

Quando tiri a chi miri 

e colpisci a chi non vedi 

come ambasciate al telefonino 

senza virgole, interrogativi 

e punti fermi…

quante incomprensioni stravolgimenti. 

Se messe nero sul bianco 

vanno al di là dei cinque sensi: 

- ovviamente - 

vedono, toccano, sentono 

annusano, si assaporano 

ma anche si bisticciano 

si accarezzano, si baciano 

e si eccitano. 

Una sopra l'altra 

fanno anche l'amore… le parole. 

NOTA DI LETTURA

Gaetano Capuano mi ha fatto dei doni impareggiabili durante le nostre sporadiche telefonate, che conservo nel mio intimo: è l'unico poeta da me analizzato con cui mantengo contatto diretto dopo l'analisi critica del suo lavoro, vicinanza di cui gli sono grato.

L'ultima volta che ci siamo sentiti, e l'ho cercato io, era per scambiare con lui alcune considerazioni in merito allo "stato dell'arte della poesia italiana" e per dirgli che credo che oggi in Italia ci siano – dopo laincolmabile dipartita di Franco Loi (1930 – 2021)il Capuano era intimo del Maestro e tra loro c'era un rapporto direi da padre a figlio, edi FrancescoScarabicchi (1951 – 2021) – due poeti davvero sublimi, capaci di un ascolto superiore, e sono Bruno Di Pietro (di cui ho già scritto) e Gaetano Capuano (i due non credo si conoscano, neanche virtualmente); ed è un dono straordinario per la nostra letteratura perché qui troviamo in dono"i fiori pastosi del dialetto" – direbbe il premio NobelSeamusHeaney (1939 - 2013) –, fiori rarissimi che il Capuano ha saputo pazientemente raccogliere e proteggere nella sua personalissima serra. 

Lavoro quello del Capuano pari a quanto fatto da Albino Pierro(1916 - 1995) per la sua Tursi – Capuano salva invece il dialetto di Agirà, Enna, il "sanfulippani",termine che,magicamente, incontra il Sacro e l’arcaico non cedendo mai al bozzetto o all'artificio dell'italiano.

I poeti dialettali non possono non considerarsi iMaggiori; e un povero scrittore in lingua non può chechinare il capo, con sincera commozione e deferenza,innanzi a cotanta Letteratura.

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MASSIMO RIDOLFI