CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: MATTIA CATTANEO
da "Dal molo di Trieste" di Mattia Cattaneo, in "Il linguaggio dell'Anima", (Primosegno Edizioni 2019)
DAL MOLO DI TRIESTE
Dal molo di Trieste
le nudi bianche
si fanno gioia
disperata,
anelata,
mentre la strada
ti conduceva a dimore oscure,
porte chiuse a chiave,
corpo violato
sogni di una vita
migliore.
Ora,
custodisci
una silente attesa
che lacera e trafigge
nel tonfo le tue speranze.
Ma sei il sole vivo
e buono,
sorella,
che non nasconde i pianti puri,
che abbraccia
e solleva
mani perse nel vento.
Ti risveglierai,
come il canto del torrente
e l’urlo delle tue cadute
saranno solo n lontano ricordo.
NOTA DI LETTURA
I versi di Mattia Cattaneo si muovono cauti, rispettosi, all’interno della tradizione italiana.
E matura la sua attenzione anche nel suo ultimo lavoro, Partiture di pelle, Architetti delle Parole Edizioni, 2021, dove la parola Madre giustifica tutta l’opera,“rivendicata nei silenzi / abitata di memoria”, dove si fa ente che avvolge l’uomo, l’esistente.
Cattaneo è poeta attento, in dialogo con la natura e con l’uomo che la abita – e che la Natura interroga –, perché sa, come ci ricorda la Lezione di Leonardo Sinisgalli (1908 – 1981), che il poeta è innanzitutto uno strumento della natura che possiede l’intelligenza del corpo; quella intelligenza del sentire attraverso il proprio corpo fisico e spirituale.
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtu.be/KnpGcC08A20.