CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: ALESSANDRA CORBETTA
da "Blu" di Alessandra Corbetta, in "Corpo della gioventù", (puntoacapo 2019)
BLU
(a Camilla)
La rincorsa all’unicità
sfinisce
Dicono che la nostalgia m’appartenga
come l’esile equilibrio del fenicottero,
sicuro su una gamba sola. Il blu
sa essere tremendo
ma perdonerà questa fase rosa
di mattoni e nubi.
L’unicità è lì sospesa
tra l’onda e la sua schiuma:
il blu è atroce, ora lo sai. Ha per prezzo
il lancio folle della moneta,
caduta a terra
nel cappello del mendicante.
NOTA DI LETTURA
Alessandra Corbetta, con la sua scrittura, costruisce delle stanze emozionali dove chi legge può entrare a stare; le immagini che ci offrono le sue poesie sanno intercettare, naturalmente, il vivente nel quotidiano, staccandolo dalle sue funzioni automatiche di corpo mobile nel mondo: oggi, in questo spazio oltre il ‘900, sempre più, di fronte a un testo di poesia, bisogna parlare di partitura, proprio come si farebbe in campo musicale; e questa coscienzacompositiva – fatta tutta di parole e interpunzioni e contrappunti linguistici – deve assumere a sé il poeta di questo inizio 2100; perché non c’è più forma in quanto ogni forma è superata – quando è conosciuta – e compresa nell’ineluttabile avanzamento letterario: il poeta risiede, esclusivamente, nella lingua che gli è propria, che deve essere un dire privato e pubblico, cioè condivisibile.
Ma che cosa è l’estate per un poeta se non la fine di un percorso che già vede il prossimo traguardo verso un tempo di semina, rinascita e raccolto: ecco, su questo pare si concentri la ricerca che Alessandra Corbetta colleziona nel suo ultimo lavoro – “Estate corsara”, puntoacapo, 2022 –, dove sembra tentare uno strappo biografico per un viaggio altro, per zittire chi dice che “scrivere è una briciola di non-vissuto.”
MASSIMO RIDOLFI
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