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CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA

Poeta: ORNELLA MEREGHETTI

da "Nel silenzio dello stupore" di Ornella Mereghetti, in "Ti bacio la notte", (Zephyro Edizioni 2019)

NEL SILENZIO DELLO STUPORE

Nella stanza del mio Cuore

chiuso a chiave

il silenzio dello stupore

fa rumore.

La tua, la mia fame

vissute tra le gallerie magre

della miseria, ci solletica.

A quante Donne

hai suonato un’orchestra,

hai benedetto labbra

e guance?

A quante Donne

hai lavato i piedi

con il tuo Amore dissacrante?

Non ricordo la profondità del solco,

è a digiuno la mia terra.

Per una semina abbondante

mi sto preparando,

tu, non tardare!  

 

NOTA DI LETTURA

Già da Saffo (630 a. C. c. – 570 a. C. c.) la sensualità, come strumento utile per accedere al corpo, alla carne dei sentimenti d’amore, nutre la Poesia; e Ornella Mereghetti nel suo scrivere versi ne riprende la tradizione formando una sua propria partitura sentimentale, offrendoci così un convincente richiamo dei sensi, quindi un ritorno alla verbalizzazione delle sensazioni, capace strumento erotico, che, però, cerca in aggiunta un Religio, un camminamento sul quale avviarsi nella ricerca o nello smarrimento di una preghiera, come testimoniano anche alcuni suoi ultimi componimenti: “Prendi o Dio questa impotenza, / rendi a lui i giorni buoni.”

La ricerca del divino è un percorso che parte sempre dalla propria carnalità, ed è sempre sensuale la ricerca di Dio nell’uomo.

MASSIMO RIDOLFI

ASCOLTA QUI I VERSI: https://youtu.be/fkrXPdeVSFw.