CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: GABRIELE CODONI
un inedito
NELLA MIA VITA HO AVUTO TRE MOGLI
La prima gentile,
ma bella e onesta nel cuore:
mi ha amato profondamente,
mi ha aspettato
come si attende
un pacco già saputo
tra dicerie e finti propositi.
La seconda procace,
desiderata per le sue curve
chiare, materne e sensuali.
Con lei ho condiviso gli studi
tra ritardi, pranzi scroccati e litigate.
Il suo fu un amore
che non ho saputo ricambiare:
dedito ad altro
dedito ad altre.
La terza la promessa,
con lei ho sperimentato
l’eternità della carne
fino allo spavento per la morte:
(“E alla fine che ne sarà di lei? Di noi?”)
Di lei in verità ho saputo poco,
sempre sospinta verso un oltre
che non ho mai decifrato.
Forse perché
perso tra la sua bellezza
terribile e unica.
Forse perché
non ho fatto quanto dovuto,
non ho fatto a meno del dovuto.
Le amanti non le conto,
quelle seccano
come l’erba nella caniggia estiva.
Solo l’amaro
rimane costante,
il rigurgito acido
di una fine incastonata
tra ricordi belli ma passati.
Resta solo il sale
per un fiore mal colto,
nella lenta agonia
di una solitudine troppo distante:
tutte si affacciano
nessuna resta.
«Sua madre disse ai servi:
“Fate tutto quello
che egli vi dirà.”»
NOTA DI LETTURA
Gabriele Codoni arriva da una terra, le Marche, che ci ha donato poeti immensi, da Leopardi a Francesco Scarabicchi; e continua a nutrire poeti la Marca adriatica, perché anche nello scrivere di Codoni si sente, con il fiato, con il polso, con il corpo, quell’aria che mischia mare e montagna, e che spira sulle carte lette e scritte da questo poeta che ragiona attraverso il proprio verso sul tempo secolare, sul suo stare al mondo, sulle questioni spirituali che marcano il passo di ogni uomo, nella fede o in interminatispazi di là da quella.
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI: https://youtu.be/dhvoN9DggTM.