CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: RENZO PARIS
da "L'orto" di Renzo Paris, in "Cortei", da "Il Fumo Bianco", (Elliot 2013)
L’ORTO
Nascondeva un nido di insetti nelle
orecchie la testa ricciuta di mia sorella
Fernanda. Morì bambina nel 1938
ed è sepolta nel cimitero di Celano.
Mi chiedo se la testa che ho sognato
non sia quella del corpicino senza nome
che mia madre interrò sotto il sambuco,
chiudendolo in un barattolo per sgombri.
Correndo all’improvviso nell’orto
a chinarmi per i miei bisogni, pensavo
a quel barattolo sotto di me e pregavo
il signore che quel letame concimasse
il terreno e lo facesse tornare a vivere.
NOTA DI LETTURA
Leggendo la poesia di Renzo Paris, non possono non venire alla mente i versi di un grande figlio del Mezzogiorno d’Italia, Leonardo Sinisgalli (1908 – 1981) – e per avere contezza di questa magica comunione basti ritornare alla lirica “Epigrafe” dell’ingegnere di Montemurro –, perché anche il poeta celanese, come il montemurrese, non è poeta da camera ma viene dalla selva1; e lo scrivere versi di Renzo Paris ha la concretezza della terra, che dà frutto solo se la semini con cura, che conserva solo la memoria di chi è passato e qualcosa ha lasciato.
MASSIMO RIDOLFI
corsivo da “Accompagnando il dono di un tordo” di Leonardo Sinisgalli, in “Mosche in bottiglia”, Mondadori, Milano, 1975.
ASCOLTA QUI I VERSI: https://youtube.com/shorts/7h1I3bsjpPo?feature=share .