CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta:SERGIO CARLACCHIANI
da "Cara mamma e babbo" di Sergio Carlacchiani, in "INDI A LOGO" (Inediti 2019-20)
CARA MAMMA E BABBO
Esiliato nel paese in cui vivo
esisto in poesia sono la poesia
che vanamente scrivo per adornare
questo silenzio che oscura ogni cosa
e si diverte a lapidarmi ogni pensiero ...
Per quanto riguarda il vuoto rettangolare
che mi circonda devo dire che è fatto di libri
una scrivania un computer una finestra e varia
inutile cianfrusaglia che s'accompagna alla polvere
Sto bene tutto sommato protetto in questo carcere
lassù come va? Com'è andata quando vi siete incontrati?
È scattata nuovamente la scintilla? S'è rigenerato l'amore?
Vi respiro in questa poesia giunge calda la vostra compassione
scendo le scale dell'inferno quasi tutte le notti come adesso
da quaggiù vi guardo siete il mio pensiero luminoso le mie stelle...
NOTA DI LETTURA
Qualsiasi scrittura si pratichi, questa non può che dedicarsi alla voce, cioè non può non tenere conto della portanza e della resa orale, fonetica, sonora, quindi musicale del testo: è d’obbligo misurare con la lettura a voce la consistenza di ciò che si scrive, e questo è l’unico strumento di misurazione che abbiamo, nonchél’unico capace di registrare validamente la dimensione di ciò che si è prodotto in muti segni.
Quindi la scrittura di Sergio Carlacchiani, sapientemente, non può che partire dalla voce, un dire il suo che sostanzia le parole – il segno – aumentandone il potere di trasmissione della testimonianza che porta in sé ogni esistenza, “per adornare / questo silenzio che oscura ogni cosa.”
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI:https://youtube.com/shorts/TNUKy9sS3Xc?si=EnSIkaIECMiOmarE .