CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: FEDERICO PREZIOSI
da "Variazione Madre, 1. (senza titolo)" di Federico Preziosi (Controluna - Lepisma Floema 2019)
1. (senza titolo)
Sono nata dall'incesto di una Madre
da un sangue rappreso in due palmi di mani
cosparso sul ventre in un mattino
in novembre, sul tramonto dell'autunno.
Raggelato sotto ai tocchi, gli irti rami,
penetrava lei in miti sciami, ed io
non sapevo nulla di un suono, di un mantice trachea:
godevo di un vagito doloroso quando
mi piantò le sue radici in corpo.
Divenni Figlio, Amore e infine Donna
la sua cute prominente, un odoroso incenso,
il giorno in cui recise labbra nell'iniziazione
mi ha rubato il bacio con occhi in lacrime.
Sul sesso piovve del mascara, un inchiostro
di lettere e diari, come se l'autunno
fosse primavera senza polline, mentre io
del miele mi cosparsi il volto.
La notte pregavo le falene di mangiarmi
portandomi da Dio senza condanna.
Dinanzi a lui, non volevo fossi io.
NOTA DI LETTURA
Ho sempre creduto che solo uno stato di coltivata lucidità possa permettere all’artista di percepire con chirità il proprio inconscio, che è uno spazio singolare e plurale insieme, per non entrare in crisi a contatto con questa altra dimensione a nostra disposizione, che appartiene a tutti, così da riuscire a riportarla nel concreto dell’esistenza umana per provocare lì! una crisi.
È quello che percepisco osservando il lavoro di Federico Preziosi, cioè che arrivi tutto da una lucida osservazione altra.
La sua scrittura è capace di incarnazione, che voglio qui significare trasformazione, ma, soprattutto, la poesia di Preziosi ha tutta la forza che ha il vero dolore, che ha molte voci, distinte, diverse, ma che riportano tutte all’umano, al nostro passo incerto, al nostro maschile e al nostro femminile, ineludibile condizione dell’essere-umano: “I do not come to you / save that I confess / to being half man and half / woman.” ci ricordano, inconsumabili, i poderosi versi di William Carlos Williams (1883-1963)1
La poesia di Federico Preziosi per questo si dimostra potente, cioè capace di generare La Domanda, che è l’unica cosa che può sperare il lavoro di un artista.
MASSIMO RIDOLFI
- “Io non arrivo a te / salvo che io confessi / di essere meta uomo e metà / donna.”, da una versione in lingua italiana di Massimo Ridolfi (Copyright © 2022 Massimo Ridolfi), da “For Eleanor and Bill Monahan”, in “Pictures from Breughel”, New Directions, New York, 1962, ndr.
ASCOLTA QUI I VERSI: https://youtube.com/watch?v=3R9rtpkVrZs&si=EnSIkaIECMiOmarE .