CORALE: SETTIMANALE DI RICERCA SULLA POESIA ITALIANA CONTEPORANEA
Poeta: ANNALISA RODEGHIERO
da "A oriente di qualsiasi origine, XV" di Annalisa Rodeghiero, in "A oriente di qualsiasi origine" (Arcipelago itaca 2021)
XV
Se questo silenzio è l’eco di polvere
sul disordine di abbandoni inspiegati
e delle colpe
se le madri anche avessero sbagliato
nella bontà, se nella semina
avesse avuto radici storte il seme
e il tropismo della terra non ne avesse corretto
il verso, servirebbe ora sfasciare
– invocato, dei semi maturi, il dio – per ricostruire a norma,
a norma sgusciare come il giorno
nella chiarità– origine, distesa arata, solco.
Il corsivo rimanda a «So milde wie Erinnerung» della raccolta Dir zur Feierd i Rainer Maria Rilke, traduzione di Raffaella Fazio in Silenzio e tempesta, Marco Saya edizioni, 2019 [N.D.A.].
NOTA DI LETTURA
L'artista, se è tale, è sempre poeta, qualsiasi disciplina pratichi; quindi l’opera d’arte è sempre poesia: il poeta è colui che è capace di riportare un'altra, particolare, visione del mondo, della vita, di cui nessuno si accorge, di cui nessuno si è accorto prima di lui; e la riporta distinguendosi, come fa ogni poeta autentico, che è vero e mai verità.
Così va affrontata la poesia oggi, senza spavento; senza spavento soprattutto del confronto e del passato; senza spavento del futuro e dell’errore che potrebbe portarci: la poesia si affronta con coraggio, osando, senza paura di sbagliare.
E allora Annalisa Rodeghiero nei suoi testi ci riporta questa esperienza che è del poeta, che non ha spavento, che prende in prestito dai maestri che ci hanno preceduto lampi, occasioni di incontro, perché sa, saggiamente, istintivamente, che la poesia arriva sempre da altra poesia, e che il corpo del poeta è terreno fertile alla semina, cosa che le permette di intonare un lungo canto alternato, che riecheggia nello spazio-tempo dell’esistenza umana, origine, distesa arata, solco.
MASSIMO RIDOLFI
ASCOLTA QUI I VERSI: https://youtube.com/shorts/sooSWLkBG_Q?si=EnSIkaIECMiOmarE .